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Inter: la prima polizza per il futuro è l’immagine, Cenerentola sta tornando principessa

Indice dei contenuti

1 Dopo il Triplete il naufragio2 Nobiltà (d’immagine) perduta3 La fata turchina con gli occhi a mandorla4 I risultati sono tangibili5 Ancora tanto da fare ma la rotta è giustaDopo il Triplete il naufragio

Inter: ne siamo tutti consapevoli, il dopo Triplete per l’Inter è stato una slavina, sotto ogni punto di vista. Fino a quello recentemente approvato, i bilanci della società sono stati da brividi. Tre diverse proprietà in pochissimi anni sono stati il logico corollario di questa situazione. Qualcuno parlava dell’Inter come l’Alitalia del calcio nazionale. Thohir dovette andare a trattare il FFP con l’Uefa come De Gasperi al tavolo degli alleati nel dopo guerra, con il cappello in mano. I risultati sportivi sono stati la logica conseguenza dei primi, li conosciamo bene tutti purtroppo. E le note caratteriali di chi scendeva in campo la domenica anche. Quante volte, specialmente lo scorso anno ci siamo ripetuti che si può anche non vincere, ma c’è modo e modo? Un solo flash: il piccolo, neopromosso Crotone ci dette una lezione da questo punto di vista. Non solo sul campo ma soprattutto in termini di orgoglio, di reattività ad una situazione che sembrava compromessa. Tutta colpa del destino cinico e baro? Ovviamente no. Proprietà e dirigenza ci hanno messo del loro. Anche qui un solo flash: l’acquisto di Gabriel Barbosa, circa 60 milioni buttati al vento tra cartellino, commissioni e ingaggio pluriennale al giocatore.

Nobiltà (d’immagine) perduta

La somma di questi fattori stava incidendo sull’immagine della società in maniera drammatica. La nobiltà dell’Inter, in quei momenti, stava tutta e solo nel suo passato, nel suo palmares, nei ricordi dei tifosi. La negatività che circondava il club era palpabile, ogni componente in pratica girava a vuoto e causava il black out delle altre. Il classico gatto che si mordeva la coda. E quando tutto va male non c’è fine al peggio. Come un nobile una volta straricco e poi decaduto per colpe proprie, che si trova con le pezze sulle chiappe ed inseguito dai sorrisini irridenti degli ex compagni del circolo di bridge. Diciamoci la verità, in quei mesi l’immagine del glorioso biscione era sotto zero.
E l’immagine conta, conta tanto, nel mondo dello sport e degli affari.

La fata turchina con gli occhi a mandorla

Poi è arrivata la fata turchina, con gli occhi a mandorla, non proprio una bellezza da urlo a meno che il tifo non faccia stravedere e porti a giudicare meravigliosamente bello anche Zhang Jindong. Mr.Suning ha fatto le cose da ottimo imprenditore; ha messo i problemi in fila, gli ha analizzati e li sta risolvendo, uno dopo l’altro. E piano piano da 18 mesi a questa parte, la Cenerentola si sta di nuovo trasformando in una principessa, forse ancora troppo giovane ma, come dicono quelli bravi, un ottimo prospetto. L’Inter sta ritrovando la sua dimensione di club di livello internazionale, desiderata e bramata. Ne sono testimonianze concrete le diverse partnerschip concluse recentemente dalla dirigenza nerazzurra. Le sinergie dei brand Suning e Inter stanno facendo scalare posizioni nelle graduatorie del marketing di entrambe. Il bilancio approvato dall’assemblea dei soci parla chiaramente di utili in aumento esponenziale e perdite ridotte al minimo.

I risultati sono tangibili

E’ di oggi la notizia dello studio del CEIS che vede l’Inter tornare tra le società con le rose di maggior valore.
La posizione è ancora lontana dai vertici (18ma) ma lo strapotere economico dei top club europei mette fuorigioco tutte le concorrenti. E in più l’Inter partiva da lontano, molto lontano. San Siro si riempie ogni volta che Pazza Inter Amala risuona, il mercato estivo si sta dimostrando oculato e realistico, la squadra è tornata ad entusiasmare ed a competere almeno per la Champions.Non più tardi di una settimana fa il Sindaco Sala ha avuto parole di apprezzamento per il progetto della società di recupero della zona di Piazza d’Armi per la costruzione della nuova cittadella nerazzurra, sulla falsariga di quella dei Blancos di Madrid.

Ancora tanto da fare ma la rotta è giusta

Mattone dopo mattone, step by step, l’immagine della società sta tornando ad essere quella di un club moderno, in grado di competere per risultati sul campo e nei bilanci con la migliori competitors europee. Ma anche nel modo di comunicare, di gestire i rapporti con i media, nell’utilizzo delle nuove tecnologie nell’intento di far emergere tutto quello che di buono si sta costruendo in casa nerazzurra. Ci vorrà ancora tempo per ritrovare la dimensione che il blasone nerazzurro merita per esserselo conquistato sui campi di tutta Europa nei decenni passati. Ma la strada è quella giusta. #Interiscoming voleva dire anche questo, forse soprattutto questo.