Inter | Suning fà sul serio, già spesi 500 milioni per il nuovo corso nerazzurro

Indice dei contenuti

1 Gli investimenti di Suning nelle casse nerazzurre2 Il percorso di Suning e la strategia di controllo3 Come sono stati investiti i capitali di Suning4 Il finanziamento tramite accordi commerciali5 Mercato e FPFGli investimenti di Suning nelle casse nerazzurre

Inter Suning | Suning, colosso aziendale cinese, è a capo della società nerazzurra da un anno e 4 mesi e punta forte sul progetto Inter. Il colosso cinese infatti ha investito molto nella società nerazzurra, anche se, il mercato risulta ancora bloccato. Vedendo il calciomercato di questa estate tanti, tra i detrattori, hanno affermato che in verità Suning non avesse poi tutti questi soldi da spendere. Conti alla mano però il discorso è decisamente diverso. Suning, come detto, a capo della società neanche da un anno e mezzo ha investito fin qui 496 milioni di euro. Mezzo miliardo, entrando finanziariamente a gamba tesa nella nostra serie A. Suning sta dimostrando, attreverso questa montagna di soldi di tenere al progetto Inter. E’ vero, Il colosso cinese vanta un fatturato da 45 miliardi e mezzo milione di euro sarà pure poca cosa, di certo però è sintomo che la società crede nell’Inter.

Il percorso di Suning e la strategia di controllo

Zhang Jindong è proprietario dell’Inter tramite una rete di società. La proprietà è quella di “Great Horizon” che detiene il 68,5% della società e che fà capo direttamente a “Suning Holdings co”. L’ultima società è quella che detiene il pratimonio di famiglia di Zhang Jidong. il tutto poi ha un passaggio di mezzo che è quello tramite “Suning sport international” con sede ad Hong Kong.

Come sono stati investiti i capitali di Suning

Partendo dal giorno dell’acquisizione della società Suning ha tirato fuori ben 270 milioni di euro. Nello stesso giorno Suning prima ha liquidato i soci con 128 milioni di euro, poi, ha partecipato all’aumento di capitale della società, investendo 142 milioni di euro. Successivamente, per questioni di bilancio sono arrivati i primi prestiti da parte di Suning alla società nerazzurra. Il primo, esattamente il giorno dopo l’aumento di capitale, 40 milioni di euro. Poi altri 177 milioni di euro tra 2016 e 2017, fino ad arrivare agli 8 di quest’anno. Questi prestiti chiaramente non sono stati vuoti a perdere per Suning, considerando il fatto che per i prestiti è stato imposto un interesse del 7,7% fino a Febbraio 2017, sceso dopo quella data a 6,5%. Tutto questo ha portato ad appesantire i bilanci nerazzurri di quasi 14 milioni (interessi per i prestiti), mentre il rimborso dei prestiti è fissato per Giugno 2019.

La ricapitalizzazione della società è passata attraverso prestiti e non aumenti di capitale per un unico motivo: Eric Thoihr. L’attuale presidente ed ex proprietario nerazzurro infatti non avrebbe partecipato all’aumento di capitale e comunque, secondo i piani, a fine anno dovrebbe vendere le sue quote di proprietà. Anche se passando per i prestiti tutto ciò ha portato all’Inter un consistente benefit di bilancio, passando dai meno 140 milioni di euro ad appena meno 25.

Il finanziamento tramite accordi commerciali

La strada di Suning per finanziare l’Inter è molto semplice e sviluppata come un Business plan aziendale. La via sono gli accordi commerciali. Il tutto chiaramente è legato all’espansione del brand Suning nel mercato occidentale ma, di contraccolpo c’è anche l’espansione del brand Inter nel mercato orientale. I finanziamenti sono arrivat tramite il mega contratto per la denominazione dei centri di Appiano e Interello, per la sponsorizzazione delle divise di allenamento e per il co-branding (cioè l’utilizzo del marchio Inter in abbinamento con Suning) sul territorio cinese: nell’esercizio 2016-17 sono stati iscritti proventi per 44 milioni grazie al gettone d’ingresso di 25 milioni e al corrispettivo annuale che sarà di 16,5 milioni medi fino al 2020.

In più, nella scorsa stagione sono arrivati dal gruppo Suning altri 12 milioni: 8 per l’apertura delle academies in Cina, 3,5 per la condivisione di personale tecnico e professionale e 0,5 per la cessione dei diritti del canale tematico in Cina a PPTV. In tutto questo c’è da ricordare che Suning sta chiudendo accordi commerciali anche con società al di fuori del cerchio magico di Suning. Questo a qualcuno fà storcere il naso ma è tutto assolutamente nelle regole e sotto la valutazione dell’Uefa.

Mercato e FPF

In tutto questo c’è da valutare il mercato. Qualcuno potrebbe pensare che tutta questa potenza economica del colosso cinese sia inutile se non la si può sfoggiare nel mercato. Sfumature di grigio. Anzitutto, se Suning non può convogliare la potenza di fuoco sul mercato non signfica che non continua ad investire. Quest’anno sono stati spesi 89 milioni di euro, al netto delle entrate di mercato. Questo dato è sorprendente visto che Suning ha dovuto combattere su due fronti.

Il primo è stato quello del FPF, il secondo quello della chiusura ai maxi investimenti esteri del governo Cinese. La situazione è questa, almeno fino al 2019, quando scadrà il patto sigliato tra Uefa e Thoihr. Nel frattempo però Suning sta lavorando per far crescere l’Inter ed acquisire più ricavi in modo da poter avere più manovra di acquisto sul mercato nonostante i paramentri del FPF. La riflessione è d’obbligo, se Suning, nonostante i vari blocchi del mercato e del governo cinese ha investito fin qui mezzo miliardo di euro cosa farà quando i bilianci saranno a posto?

Fonte: La gazzetta dello sport