Se i giocatori dell’Inter fossero i protagonisti de “Il trono di Spade”

Indice dei contenuti

1 Paragone tra i giocatori dell’Inter ed il cast di “GOT”2 Allerta Spoiler3 Allarme spoiler4 Miranda : Brandon Stark5 Nagatomo : Petyr Baelish6 Gagliardini : Jaime Lannister7 Perisic : Jaqen H’ghar8 Ora, contuniamo con gli altri nomi in rosa9 Ranocchia : Robb Stark10 Brozovic : Oberyn Martell11 Eder : SpettroParagone tra i giocatori dell’Inter ed il cast di “GOT”

Con molta fantasia abbiamo provato ad immaginare un paragone tra i giocatori dell’Inter ed i protagonisti de “Il trono di spade”. Il risutato certamente è stato abbastanza divertente, cercando di immaginare chi per caratteristiche potesse somigliarsi di più. Quest’articolo potrebbe essere l’articolo più ironico e politicamente scorretto di InterDipendenza ma vale, ogni tanto, rallentare i giri e provare a farsi due risate. Immaginando Milano e San Siro come una moderna Westeros abbiamo dato nuova vita ai nostri giocatori, sperando che questa storia sia presa con ironia e nessuno ci quereli per il risultato ottenuto.

Allerta Spoiler

Se non avete ancora visto tutte le stagioni de “Il trono di Spade” il consiglio è quello di non continuare perchè tutto quello che segue è pieno zeppo di spoiler. Fatta questa precisazione d’obbligo per rispetto dei nostri lettori ora, andiamo a vedere cosa è venuto fuori da questo paragone molto fantasioso.

Allarme spoiler

Handanovic: Ned Stark

Lo sloveno, come il protettore del nord è un uomo d’altri tempi. Tutto d’un pezzo, onorevole e sempre pronto a fare la cosa giusta. Non sorride mai, se non in rarissime occasioni, si narra che il sorriso di Ned ad una battuta del re sia stato il vero motivo del risveglio degli estranei, come il sorriso si Handanovic sia stato il vero motivo del risveglio di Candreva. Entrambi gli eventi sono da consideransi allineamenti planetari. Ah, quando le cose vanno male è sempre il primo che ci rimette la testa.

D’Ambrosio: Verme Grigio

Combattente fin dalla nascita, magari gli manca qualcosa ma sinceramente non lo dà a vedere. Spirito di sacrificio e lealtà alla causa di Dany li accomunano. Quella stessa volontà che ha portato, non si sà come e perchè, ma sopratutto come Verme Grigio a fare goal con una delle più belle dei sette regni, cosi come D’ambrosio si è scelto accanto una miss niente male. Sono loro i veri draghi.

Miranda : Brandon Stark

Da ragazzino saltava e scalava ogni cosa fosse un ostacolo, con l’agilità di una piuma. Poi qualche incidente di percorso che lo ha reso, diciamo cosi, un pò statico. Saltava e scalava finchè non è arrivato uno Iago Lannister qualunque che ha fatto due passi più veloci e lo ha buttato giù dalla torre. In attesa che anche Miranda torni a volare, contuniare a ripetere in perpetuo “sono il corvo con tre occhi”. Magari aiuta.

Skriniar : Brienne di Tarth

Tecnicamente, Skriniar non ha i lineamenti del vero mastino d’area di rigore, cosi come Brienne non sembra a tutti gli effetti un cavaliere. Poi inizia la battaglia, sguaina la spada e non ce n’è per nessuno. Brienne vince sempre ogni contrasto, proprio come Skriniar e anche se di fronte ha il mastino e sembra che le prenderà, sfodera una spallata e butta tutti giù da un burrone. Il mastino per grazia non ci ha rimesso le penne, un pò come il Gallo e siamo sicuri che Skriniar, alla pari di Briennona terrebbe testa anche ad un orso. Se avesse recitato Skriniar al posto di Di Caprio in “The Revenant” il film sarebbe durato 15 minuti perchè Milan avrebbe soffocato l’orso a mani nude. Khal.

Nagatomo : Petyr Baelish

Lui, come lord Baelish viene calcisticamente dal nulla, eppure si è conquistato un posto nel concilio ristretto dei top club di serie A. Ogni anno viene preso qualcuno per sostituirlo ma lui, abile stratega nipponico alla fine vince sempre. Ogni estate Nagatomo immagina di fare un gioco, cerca le debolezze dei suoi concorrenti, le scopre e li fà sedere in panchina. A volte su quella fascia sembra più confuso di Dito Corto quando viene chiamato a rispondere delle proprie azioni da Sansa ma in generale  è un uno che conquista sempre quello he vuole.

Vecino : Bronn

Costi troppo, gli dice sempre il folletto, cosi come a noi gli altri dicevano che costava troppo. Vecino però con il passare del tempo si rivela un gran combattente e alla fine, come il ser Bronn di GoT sta conquistando il cuore di tutti. Lui ha differenza del mercenario il suo castello lo ha avuto, ha conquistato San Siro, e quella traversa di domenica ricorda tanto il dardo con cui bronn ha quasi fatto secco Drogon.

Gagliardini : Jaime Lannister

Questo potrebbe essere il punto più controverso dei nostri paragoni, ma se pensiamo all’evoluzione di Jaime ci sta. Quando è arrivato all’Inter era considerato uno dei migliori poi anche lui ha perso qualcosa, non una mano ma un pò di freschezza. Ora però, piano piano sta tornadno in forma e imparando a combattere in modo diverso. Per tornare quello di prima ci vorrà tempo e tanto allenamento, di certo ora è più saggio. Non so se Gaglia abbia una sorella ma nel caso mi permetto un consiglio, piano con gli abbracci che poi diventano situazioni spinose.

Candreva : Beric Dondarrion

Morto e risorto, calcisticamente parlando, più volte del seguace del signore della luce. Ogni volta che si dà per finito lui torna a suon di prestazioni, come da 5-6 partite a questa parte. Sparito per un pò ha fatto una ricomparsa in grande stile, chissà se anche lui ha il suo personale Thoros di Myr?

Borja Valero : Il re della notte

La somiglianza fisica c’è, gli occhi di ghiaccio pure ma è quel passo che li accomuna. Quell’incedere lento, tuttavia sicuro che ti fà capire che prima o poi arriverà. Probabilmente anche Borja come il rè della notte ha migliaia di anni, se li porta bene però e con quei piedi ha la stessa precisione che ha il NK con la lancia. Chiedere a Viseryon per conferma.

Perisic : Jaqen H’ghar

Il croato nella stessa partita cambia faccia più volte di quante ce ne siano nella casa del Bianco e del Nero. Ce lo hai davanti e non sai cosa aspettarti, non sai chi è ma risulta letale. Perisic, come Jaquen però ha un vizio. Ad inizio partita chiede tre nomi e quei tre te li fà secchi, solo che poi a volte si ferma solo a tre. Gli piace svariare, lui al posto delle fasce indossa piedi diversi e a volte, non sappiamo perchè, sceglie quelli di Alvaro Pereira. Nel complesso però è sempre letate, magari non lo dà a vedere ma prima o poi ci mette il pugnale.

Icardi : Jon Snow

Qui la somiglianza c’è e c’è per davvero. Tutti lo considerano un bastardo, perchè in fondo si basano su quello che si dice più che sulla verità. Trattato male dalla madre che lo ha cresciuto (L’Argentina) perchè influenzata da qualcuno che parla alquanto a vanera. Lui, come Jon si è preso un pugnale nel cuore dal suo popolo, siamo abbastanza sicuri che tutti quelli che lo hanno fischiato dalla Nord siano discendenti di Olly. Fà nulla. Alla fine il suo popolo lo ha riconquistato ed è diventato Re del Nord, anche se qualcuno ancora lo mette in discussione. Prima o poi scopriranno anche in argentina la verità: lui è Mauro Targaryen, leggitimo erede dell’attacco albiceleste. Ha una ragazza bionda, cosi come Jon. Speriamo solo di non scoprire prima o poi che Wanda è sua zia.

Ora, contuniamo con gli altri nomi in rosa

Berni : Lord Varys

Berni, come il ragno tessitore, ha un’età indefinità tra i 30 ed i 194 anni. Grande stratega, mantiene il suo posto nella rosa sempre e comunque e siamo sicuri che prima o poi farà anche una partita da titolare perchè “Se haila pazienza di aspettare, mio caro amico, riesci ad ottenere quello che vuoi”.

Padelli : Euron Greyjoy

Il nuovo arrivato. Di lui sappiamo che ha viaggiato tanto e che ha un bel carattere in effetti. Aspettiamo con ansia di vederlo all’opera.

Santon : Jorah Mormont

Da giovane sembrava destinato a grandi cose, fiero, gran lottatore e discendete di una casata millenaria. Dopo, la caduta in disgrazia e la fuga al di là del mare stretto. Poi è quasi una tragedia, friendzone continua da parte di Khaleesi ed il morbo grigio, ed in effetti a Newcastle con grigio ci siamo. Infine il ritorno dall’amata Daenerys e quell’abbraccio che a qualcuno magari avrà fatto pensare che la storia sarebbe andata a lieto fine. Maledetto Jon Snow ed i suoi ricci. Eh niente, siamo tornati ad essere considerati come un padre.

Ranocchia : Robb Stark

Ha preso il comando in un momento molto difficile per la sua famiglia eppure da giovane le sue battaglie le ha vinte, anche molto bene. Destinato a sposare un posto nella difesa nerazzurra se non fosse stato per l’arrivo della donna di Volantis. La donna in questo caso è la fascia da capitano. Di li in poi niente, nozze rosse anche per Andrea, una vera è propria disfatta da cui tutti, lui compreso, abbiamo fatto fatica a riprendereci.

Dalbert : Tormund Veleno dei giganti

Faccia grezza come poche, attegiamento all’apparenza barbaro e sappiamo per certo dalla sua storia che è un combattente nato. Ora è sceso al Sud per combattere sotto i vessilli di Jon Snow. Purtroppo per anche per lui, come per Tormund, bisognerà aspettare l’ottava stagione per vedere se è vivo o no. Forza Dalbert veleno delle fasce.

Cancelo : Tommen

Faccia da bravo ragazzo, si vede subito che è una persona sensibile. Fino ad ora è stato messo in secondo piano come Tommen, spostato su e giù sulla fascia destra come Tommen dal trono. Riuscirà Cancelo a fare il miracolo e a bombarsi le fasce avversarie come Tommen ha fatto con Margaery (92 minuti di applausi perchè è stato l’unico) oppure lo vedremo saltare da una finestra della fortezza rossa?

Brozovic : Oberyn Martell

Passo fiero, da vero principe di Dorne, anche l’attegiamento è quello. Non si nega nessun piacere, ma proprio nessuno però, quando ne ha voglia, sul campo di battaglia è fenomenale. Ci sono quelle partite in cui con una lancia affronta la montagna e lo mette a terrà, poi però, come nella migliore tradizione del croato, quando dovrebbe fare l’ultimo passo per legittimare il tutto si perde in chiacchiere. Come Oberyn anche lui si incespica, urlando cerca di capire qual’è la verita invece di dare il colpo di grazia alla montagna. Và sempre a finire allo stesso modo, denti volanti e i tifosi che rimangono senza parole.

Joao Mario : Theon Greyjoy

All’inizio della stagione era un personaggio di certo controverso, comunque aveva un vizio niente male e sembrava che potesse in effetti diventare uno di quelli forti. Poi è caduto nelle mani dei Bolton e per ovvi motivi non è stato più lo stesso. Un po come Joao, arrivato da campione d’europa e ora non si sà bene cosa gli sia successo ma, sembra che anche lui abbia perso gli attributi. Theon sul finale di stagione ha dato segni di ripresa. Joao, che vogliamo fare, ce la riprendiamo Yara?

Karamoh : Gendry

Lo abbiamo visto combattere una sola volta e quella ha impressionato. Sono bastati 10 minuti per mettere a terra le cappe dorate del Genoa, chi ben comincia è a metà dell’opera ma per adesso, Gendry Karamoh sta continuando a correre, prima o poi tornerà a combattere.

Eder : Spettro

Non sarà il più nobile dei meta lupi ma quando serve c’è sempre. Fedele come pochi, sempre al fianco di Jon Snow qualsiasi cosa succeda. Arriva sempre al momento giusto a togliere le castagne dal fuoco a tutti. Compagno di viaggio essenziale.

Pinamonti : Arya Stark

Può essere chiunque, può diventare chiunque. E’ ancora giovane e di strada davanti ce n’è prima di arrivare a Cersei, ma intanto il giovane Stark ci piace, ci piace proprio. Sotto la guida di Jon Icardi potrebbe diventare davvero grande.

Menzione d’onore: Gabigol : Sansa Stark

Arrivato a Milano’s landing come erede al trono di spade, futura regina dei 7 regni, le cose non sono andate proprio cosi. Diciamo che il destino è stato simile a quello di Sansa. Prima promessa sposa di un principe psicopatico, poi sposa di un nano. Scappata dalla capitale è tornata a luoghi conosiuti, almeno dove la lingua era quella, non sapendo che ad attenderlo c’era il personaggio più sadico e contorto che la mente umana abbia mai partorito. Arriverà anche per Gabigol un Jon Snow a risolvere la situazione?