Sky Sport, Giorgio Porrà sui tecnici nerazzurri: “Ecco chi è stato il…”
Sky Sport, il giornalista parla di un grande allenatore della storia dell’Inter
Questa sera andrà in onda su Sky Sport 1 alle ore 23:30 il programma L’uomo della Domenica, condotto dal giornalista Giorgio Porrà. Protagonista della puntata sarà il ‘Mago’ Helenio Herrera, a vent’anni esatti dalla sua scomparsa. L’allenatore argentino ha scritto la storia dell’Inter di Angelo Moratti all’inizio degli anni Sessanta, vincendo Scudetti, Coppe dei Campioni e Coppe Intercontinentali. Nel ricordo del tecnico della Grande Inter, Porrà racconterà la storia del ‘Mago’.
Un passo avanti a tutti
In attesa del programma di questa sera, il giornalista di Sky Sport ha parlato, confrontando i più grandi allenatori dell’Inter, con Helenio Herrera un passo avanti a tutti. Ecco le sue parole: “Herrera è stato un anticipatore in tutto. Alcune caratteristiche le vediamo in alcuni allenatori attuali. Più ossessivo di Sacchi, più pragmatico di Trapattoni, più istrionico di Mourinho, ministro della difesa prima di Spalletti. Una delle cose intelligenti che ha fatto Spalletti quando è arrivato è stata quella di citare il Mago e Mourinho. Si è affidato agli slogan del mago e al carisma del portoghese per spiegare che tra le altre cose che avrebbe fatto ci sarebbe stata quella di insistere sulla via romanticamente tracciata da questi due allenatori. Herrera è stato giudicato in maniera controversa dal punto di vista tecnico-tattico. Dicevano avesse poche idee, ma quelle che aveva erano buone. I risultati parlano per lui. Abbiamo assistito allo spettacolo difensivo più potente della storia, ma quell’Inter giocava anche in verticale”.
La leadership di Herrera
Continua il giornalista di Sky Sport: “Nello spogliatoio Herrera era invasato, voleva accaparrarsi tutti i meriti. Non sopportava Corso. Lo metteva sempre nella lista dei partenti, Moratti lo levava e lui se lo ritrovava in ritiro. Era un vanitoso pazzesco. Spesso le grandi squadre nel conflitto si esaltano e si purificano e così è stata la Grande Inter. Li chiamava tutti attorno al tavolo e tutti dovevano sbattere i pugni sul tavolo con violenza e far sentire questo frastuono agli avversari. E’ stato tra i primi a capire l’importanza dell’immagine. L’importante è che si parli di me, diceva. Le sue frasi appese nello spogliatoio? Lo stesso Spalletti aveva citato il Mago che diceva chi non dà tutto non dà niente”.