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Milan: FFP, rischio di sanzioni più pesanti di quelle dell’Inter

Milan: rischi concreti

Ieri il Milan ha presentato all’Uefa il suo piano per il Voluntary Agreement per il rientro programmato nei paramentri di bilancio.
Questo il resoconto del Corriere dello Sport sulla situazione dei rossoneri:
L’Uefa mette in stand-by il Milan. La commissione che deve valutare la richiesta di “voluntary agreement” da parte del club rossonero ha deciso di prendersi qualche giorno per decidere. In caso di giudizio negativo, la società di via Aldo Rossi retrocederà al “settlement agreement”, vale a dire un regime (imposto sempre dall’organismo europeo) molto più rigido per il rientro dei conti, con l’aggiunta di una corposa sanzione economica”.

Rischio “settlement”

Il pericolo, come premesso, è quello di dover sottostare al “settlement agreement”, i cui termini verrebbero discussi in primavera. Ripercorrendo l’esempio di Roma e Inter, che sono ormai al terzo anno dell’accordo stipulato con l’Uefa, il Milan rischierebbe una sanzione economica, parte della quale potrebbe essere sospesa con la condizionale, ma alla luce dei conti del club potrebbe anche superare i 20 milioni di euro. In aggiunta ci sarebbero delle limitazioni nella rosa di giocatori schierabili nelle Coppe, ovviamente in caso di qualificazione, nel monte degli ingaggi (una percentuale fissa in rapporto al fatturato) e nella quota degli ammortamenti da mettere a bilancio. Insomma, sarebbe inevitabile andare incontro a sacrifici pesanti, tra cui la cessione di alcuni big”.

All’Inter nessuna sanzione economica

Dal resoconto del Corriere dello Sport si realizza che le sanzioni che il Milan potrebbe rischiare in caso di non accettazione del Voluntary potrebbero essere addirittura più pesanti di quelle irrogate all’Inter, cui non fu imposta alcuna sanzione economica.
L’Uefa infatti pose alla società nerazzurra paletti pesanti ma solo in un’ottica di risultati di bilancio da ottenere nel periodo 2015-2018.
Anche all’Inter fu comminata la limitazione della rosa per la partecipazione all’Uefa League dello scorso anno.
E, come ben saputo da tutti i tifosi, l’Inter era tenuta a realizzare la maledetta plusvalenza da trenta milioni entro il 30 giugno di quest’anno.

Rischio dover cedere

La società e Sabatini in primis sono stati abilissimi nella gestione di questa partita. La chiusura è avvenuta senza doversi privare di giocatori fondamentali per il roster di quest’anno.
Ma per il Milan si parla di possibile limitazione degli ammortamenti da contabilizzare.
E questo si traduce in una sola azione possibile: la vendita di qualche giocatore di prima fascia o di diversi di minor valore.
In questo caso la società rossonera dovrebbe comunque depauperare la rosa per la quale sono stati investiti circa 200 milioni di euro nell’ultimo mercato.
Fonte: Corriere dello Sport