Murillo spiega l’addio all’Inter
In una lunga intervista rilasciata ad AS Jason Murillo spiega alcuni dettagli sugli ultimi tempi vissuti in nerazzurro.
Il colombiano descrive la sua sorpresa nel sapere che l’Inter stava trattando la sua cessione ad altri club italiani e confessa che non si sentiva più bene a Milano, lasciando intendere, tra le righe, la propria insoddisfazione per l’esperienza nerazzurra.
Ed esalta, al contrario, il clima trovato a Valencia, le caratteristiche del calcio spagnolo, la fiducia di Marcelino, l’affetto dei tifosi.
Non è un vero sputacchiamento nel piatto dove ha mangiato, ma poco ci manca.
Tre mesi da top poi…
Arrivato in nerazzurro dal Granada per 8 milioni di euro nell’estate del 2015, Murillo impressionò tifosi e addetti ai lavori nei primi mesi della sua esperienza nerazzurra.
Il ragazzo sembrava l’erede di Walter Samuel, almeno fino a quando la squadra ebbe buoni risultati. Poi, alle prime difficoltà del gruppo, il rendimento di Murillo calò in maniera vertiginosa, fino a far dubitare delle sue effettive qualità tecniche.
Il campionato scorso fu altrettanto opaco, con diverse prove nettamente insufficienti, indecisioni continue, palle perse in ripartenza sanguinose.
Siamo più felici noi di lui
Nel mercato estivo il prestito al Valencia con obbligo di riscatto per 13 milioni.
Dunque, se Murillo è contento a Valencia ne siamo felici anche noi.
Soprattutto per un motivo.
Perché al solo pensiero di avere ancora lui al centro della difesa anzichè Skriniar un brivido corre lungo la schiena nostra e di milioni di tifosi nerazzurri.
E allira non possiamo che augurare all’ amico Jason una buona permanenza in Spagna.
Noi nel frattempo ci godiamo il nuovo muro Skriniar, e tutti vissero felici e contenti.