Italia-Svezia, tutto in una notte. Ventura al bivio, molti cambi nella formazione
Il CT si gioca il tutto per tutto
A San Siro ci si gioca il mondiale: Italia-Svezia vale il pass per la Russia. Si parte dal risultato di 0-1 maturato nell’incontro di andata, prestazione davvero opaca e sfortunata per gli azzurri.
Stasera a Milano servirà una vittoria con almeno due reti di scarto per passare il turno. Con l’1-0 si andrà ai supplementari ed eventuali rigori, mentre un qualsiasi altro risultato che preveda un gol di scarto per l’Italia ci condannerebbe all’eliminazione.
Giampiero Ventura opererà molti cambiamenti rispetto alla gara d’andata. Fuori Verratti squalificato, De Rossi e Belotti, dentro Jorginho, Florenzi e Gabbiadini. Lo schema dovrebbe rimanere il 3-5-2 già visto all’andata con la difesa a cura della vecchia guardia (Buffon + BBC) e Candreva e Darmian esterni.
L’unica volta che gli azzurri non raggiunsero la qualificazione ai mondiali fu nel 1958. In quell’occasione fu fatale la sconfitta per 2-1 nella sfida decisiva contro l’Irlanda del Nord, quando sarebbe bastato un pareggio. Il 17 novembre del 1993 invece (quasi 24 anni fa) gli azzurri timbrarono il cartellino per USA ’94 battendo di misura il Portogallo nell’ultimo incontro, con rete di Dino Baggio. Mentre la qualificazione agli europei del 1988 fu decisa proprio da Italia-Svezia nell’incontro decisivo a Napoli, vinto 2-1 con due reti di Vialli che vanificarono il temporaneo pareggio di Larsson. Era una Svezia che poteva contare su giocatori come Stromberg,Prytz,Ekstroem,Hysen,Thern, ma anche decisamente un’altra Italia, che oltre al già citato Vialli schierava tra gli altri Zenga Bergomi,Baresi,Donadoni,Giannini,Bagni,De Napoli, e poteva tenere in panchina giocatori del calibro di Ancelotti,Maldini e Mancini. Altri tempi.
Stasera a San Siro sono previsti 74mila spettatori per spingere gli azzurri verso la qualificazione. La partita sarà trasmessa in diretta alle 20.45 su RAI1.