Indice dei contenuti
1 Gli azzurri alla prova decisiva2 Buffon, Ventura. Cosa dicono gli italiani?3 Se l’appetito viene mangiando, meglio iniziare subito4 La parola ai tifosi, al bar dello sport e alla gente in stradaGli azzurri alla prova decisiva
Essendo in Russia, ci si aspetterebbe clima fresco se saremo bravi ad arrivarci.
Ma ci sarebbe il gelo tra noi se invece non ci arriveremo, dopo la partita di stasera a S.Siro, dove il primo a chiamare in causa il pubblico è Ventura.
Proprio lui, che dovrebbe mettere in campo una nazionale in grado di sollecitare l’entusiasmo di quel pubblico, per galvanizzare gli azzurri.
E S.Siro sarà sicuramente pronto a rispondere a questo appello, per contribuire a superare la prova decisiva per la fase finale in Russia.
Diversamente, svaniranno sia l’ottimismo che la spinta agonistica di chi sarà allo stadio con un ingresso profumatamente pagato, e cambieranno i toni del rumore dei 70mila.
Buffon, Ventura. Cosa dicono gli italiani?
Proponiamo un campionario di sensazioni popolari sul destino degli azzurri, sulle speranze di S.Siro, ad iniziare da alcune dichiarazioni a prima vista contraddittorie degli addetti ai lavori:
Buffon: “è l’ora dei fatti, possiamo ribaltarla“.
Bene, speriamo che i… fatti, a S.Siro, saranno gli svedesi e chi li farà saranno gli azzurri.
Ancora Buffon: “non abituiamoci alla mediocrità“.
Caro Gigi, se dici che non dobbiamo abituarci significa che questa mediocrità l’hai confessata, almeno riguardo la partita di Venerdì.
Ovvio che a S.Siro dovrete trasformare la mediocrità in determinazione, rabbia agonistica e cuore oltre che naturalmente in efficienza tattica e concretezza.
Ventura: “se andremo al mondiale, qualcuno dovrà fare delle riflessioni“.
Magari anche di più, come italiani saremmo tutti contenti di riflettere su una vittoria piuttosto che una sconfitta.
Ancora Ventura: “vogliamo giocare e ribaltare una situazione ingiusta” – “lo scenario era questo, di cosa vi stupite?” – “siamo l’Italia e ci qualificheremo giocando a calcio”
Se l’appetito viene mangiando, meglio iniziare subito
Quindi, stando alle dichiarazioni dei diretti interessati, pare ci sia una certa instabilità di sentimenti e presentimenti, che si possono correggere facendo correre meglio il pallone.
Se andremo al mondiale, meglio non pensare di andarci per fortuna o per demerito di avversari come una Svezia, se dovesse farci un inchino e lasciarci il passaporto russo.
Come si diceva una volta, se l’appetito viene mangiando sarà il caso di iniziare da subito a mordere l’avversario.
O si ribalta una situazione effettivamente compromessa, ma anche una prospettiva attendibile di rendimento se passeremo ai mondiali, oppure sarà meglio mettersi l’anima in pace; senza mettersi un cappio al collo, perchè il calcio è pur sempre un gioco.
Per uno sportivo, è essenziale recepire una serietà di intenti nel perseguire un obiettivo come il successo della nazionale, quindi darà il suo appoggio allo stadio in funzione di queste aspettative.
Se vengono poi tradite, nessun allenatore e nessun giocatore potrà mai pretendere applausi al posto dei fischi.
La parola ai tifosi, al bar dello sport e alla gente in strada
Raccogliere qualche battuta qui, nella città che ospita questo spareggio, non è certo difficile.
Anzi si rivela divertente e curioso ascoltare opinioni che spesso cozzano tra loro in modo spesso pirotecnico…
Letto da più pagine sportive: “ci meritiamo la Siberia, altro che Russia”
Dalle chat, battute spiritose: Facciamo un patto con la Svezia, voi ci fate andare al mondiale e noi restituiremo tutte le matite che vi abbiamo rubato all’Ikea…
Lorenzo, milanista, pensionato: Vinciamo 3-0, altrimenti diventa un problema di Stato e oscurerebbe i veri problemi del popolo. Ottimista, anche se non condivido l’idea di Gabbiadini e non Insigne in formazione stasera.
Samuele Piscina, milanista, presidente municipio di zona: L’Italia vista nella precedente partita è senza identità e senza gol.
C’è molto da lavorare in fase offensiva e la Svezia si sa che è una squadra che picchia forte, anche se orfana di IbrahimoviÄ. Il mio pronostico? 0-0, e sarebbe una disfatta.
Roberto, milanista, pensionato: Speriamo di vincere, ma sono poco convinto delle mosse e della capacità di Ventura di guidare una nazionale.
La squadra vista Venerdì non mi pare pronta per una partita decisiva contro una squadra aggressiva e veloce come la Svezia, ma un miracolo è sempre possibile.
On.Lia Quartapelle, milanista, deputata alla Camera: Bisogna essere ottimisti, anche se la squadra pare ancora in fase di assestamento. Serve vincere, altrimenti si solleverà il polverone, ma S.Siro saprà certamente dare una grossa mano.
Ariedo Lorenzone, interista, artista e pittore: La squadra italiana non è al massimo, non c’è amalgama, siamo lontani dai grandi azzurri del passato.
Ma sono sicuro che questa sera la squadra italiana tirerà fuori il suo grande carattere e passerà il turno.
Per quanto mi riguarda, le possibilità di andare al mondiale sono potenzialmente ancora concrete, a patto di giocare una partita decisamente diversa da Venerdì.
Solo mi impensierisce l’eventualità di andarci con una squadra che, allo stato attuale, dovrebbe contare più sulla volontà che sulle effettive capacità di affrontare avversari di ben altro livello.