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1 Icardi, confronto con Benedetto e risposta a Maradona2 Icardi al top in Europa3 Benedetto tra Messico e Argentina4 La risposta a MaradonaIcardi, confronto con Benedetto e risposta a Maradona
Nell’ultimo periodo la nazionale argentina ha vissuto con la polemica di Maradona ai danni di Icardi. Le convocazioni dell’attaccante dell’Inter con l’albiceleste non sono mai state viste di buon occhio dall’ex ‘Pibe de Oro’, da sempre contro il centravanti argentino. Il pupillo di Maradona è Dario Benedetto, attaccante del Boca Juniors. Per togliere qualsiasi dubbio e analizzando le carriere dei due giocatori, ecco la risposta a Maradona.
Icardi al top in Europa
La carriera di Mauro Icardi inizia in Europa, nelle giovanili del Vecindario, una squadra spagnola dell’isola di Las Palmas. Qui segna le sue prime reti, prima di essere notato dal Barcellona, che lo porta in Catalogna. Dalle giovanili, non riesce ad esordire in prima squadra e la Sampdoria lo acquista nella stagione 2011/12, con il centravanti argentino che esordisce in serie B, segnando al debutto. Un’anno in serie A ed il successivo arrivo all’Inter nell’estate del 2013. Con i nerazzurri, Icardi diventa titolare fisso a suon di reti, con la vittoria nella classifica marcatori nel 2014/15 con 22 reti a pari merito con Luca Toni. Veste la maglia dell’Inter da cinque anni, con 158 presenze totali e 89 reti complessive. Da almeno due stagioni è tra i migliori centravanti di tutto il continente, se non del mondo. Alcuni top club europei sono interessati al capitano dell’Inter, con il prezzo del cartellino che potrebbe salire vertiginosamente. Icardi, a 24 anni, è un top player nel suo ruolo ed il ct Sampaoli non può farne a meno in vista dei prossimi mondiali.
Benedetto tra Messico e Argentina
Dario Benedetto ha 27 anni, tre anni più vecchio dell’attaccante nerazzurro. Esordisce nella serie A argentina con l’Arsenal Sarandi nella stagione 2008/09, prima di essere mandato in prestito per far esperienza. Nel 2011/12 torna nel club e gioca due stagioni in Primera Division. Nella stagione 2013/14 arriva il trasferimento ai messicani del Tijuana, dove gioca per due anni. Successivamente, passa al Club America, squadra militante nel massimo campionato messicano, per giocare altre due anni in Messico. Il Boca Juniors lo riporta in Argentina nel luglio del 2016, dove attualmente è il centravanti titolare. Una carriera tra Argentina e Messico, in due campionati che non sono proprio di prima fascia per dimostrare tutto il valore di un giocatore. La stagione 2016/17 è stata la migliore per Benedetto, con 21 reti in 25 presenze nella Primera Division, con la vittoria del titolo nazionale da parte del Boca Juniors.
La risposta a Maradona
Caro Maradona, come fai a dire che Benedetto è migliore di Icardi? I numeri parlano chiaro, il centravanti nerazzurro continua a segnare con una costanza incredibile in serie A, uno dei 5 top campionati europei: è un attaccante di livello mondiale. Benedetto ha segnato con continuità in Messico, campionato mediocre e solo nella passata stagione ha mantenuto un’ottima media nella Primera Division. Con la maglia dell’Argentina, i due giocatori hanno esattamente 3 presenze a testa con zero reti segnate, ma il nerazzurro ha tutte le carte in regola per superare Benedetto nelle gerarchie di Sampaoli. Il tutto con l’aiuto dell’Inter.