Buffon non consumare tutte le lacrime, potrebbero servirti ancora
Indice dei contenuti
1 Buffon, #roadtoKiev2 Allegri chiama i senatori3 Barzagli e il Pipita preoccupati4 E poi in campo5 Dov’eri Gigi?6 Allegri, ciao a tutti vado a piediBuffon, #roadtoKiev
Sabato 26 maggio 2018, a Kiev la Juventus sta per disputare la seconda finale di Champions consecutiva. Di fronte ai bianconeri ancora il Real. Serata tiepida spalti gremiti, avrebbe detto Sandro Ciotti con la sua voce gracchiante.
Per uno di quei colpi che la fortuna riserva agli audaci, sotto mentite spoglie siamo riusciti ad entrare nello spogliatoio della Juventus. Nascosti dietro ad un armadietto pieno di bende e cerotti, casomai succedesse come a Cardiff, abbiamo potuto assistere ai riti, alla preparazione della gara da parte dei bianconeri e a quello che è successo nel post partita. Arriva la squadra dal tunnel. C’è un silenzio carico di tensione, molti ascoltano musica a palla dalle cuffiette. Allegri e lo staff distribuiscono gli ultimi appunti, riusciamo a intravedere uno schizzo del campo con frecce e freccette, probabilmente uno schema da memorizzare bene. I giocatori iniziano a cambiarsi per il riscaldamento.
Allegri chiama i senatori
La tensione sale alle stelle. Mentre si cambiano, Allegri gira tra i suoi ragazzi menando pacche sulle spalle e urla di incoraggiamento. Poi si placa, improvvisamente, e si porta nell’angolo della sala vicino al nostro rifugio. Chiama a sé Chellini. Giorgione arriva con l’aria di chi pensa tra sé e se “lo so quello che mi vuol, dire, la solita solfa”. In perfetto slang livornese Allegri mette subito il suo antico terzino con le spalle al muro: “Dhe Giorgio, fatemelo sto piacere, vincete sta ‘oppa, sennò quello là ci fa n’altro pianto che ci piglian per il c**o anche in Mozambico”. E il terzino di rimando “O Mister, o un’ lo sa che con ‘sta storia del pianto facile s’è fatto pure sponsorizzà? In valigia un c’ha mica i fazzoletti come noi, c’ha i rotoloni Regina, gliel’hanno regalati un camion pieno”.
Barzagli e il Pipita preoccupati
Arriva Barzagli, altro toscanaccio dalla lingua maligna: Icchè vu fate voi due costì rintanati? Ah ho capito, vu siete a pregare la Madonna di Fiesole che Gigi un’ pianga anche a questo giro. A Cardiffe sembrava la fontana di Trevi, a torna’ da Milano con la Svezia gl’ha allagato du ‘arrozze dì Frecciarossa . L’erano anche di business, gl’ha fatto un danno di nulla”. Si avvicina il Pipita Higuain: “mister yo soi mucho mucho preocupado por Gigi. Tiene en valigeta dos lenzuolas de su mujeres Ilaria. Che piensa Gigi? Si anco esta noche a copa va a Madrid me rifiuto de duermir con Gigi. El ano pasado llarò hasta le sei de la manana”.
E poi in campo
E’ l’ora. Vanno in campo, seguiamo la partita interpretando gli effetti del pubblico. Nell’intervallo non succede niente. La gara è sullo 0-0, nervosa, senza tante occasioni da gol. Allegri dà un paio di spunti ai suoi poi guarda Gigi. Da solo in un angolo, nervoso, ha gli occhi già lucidi, si sta preparando anche in questi pochi minuti, si prepara a tornare in campo per fare ciò che gli riesce meglio… . Finisce la partita, la Champions torna a Madrid ancora una volta. CR7 ha uccellato Gigi a pochi minuti dalla fine. Vediamo giornalisti di tutta Europa aggirarsi nella mix zone in attesa delle interviste. Qualcuno indossa impermeabile da vela, altri sono con stivali e ombrello… strano, eppure non è piovuto… ah già… .Buffon arriva qualche minuto dopo gli altri, sembra un’autobotte quando si rompe l’acquedotto.
Dov’eri Gigi?
Dove eri finito Gigi? chiedono i compagni. “Son venuti quelli dell’organizzazione, m’hanno chiesto di fare il giro d’onore con il Real per dare un’innaffiata al terreno di gioco, che gli dovevo dire di no? Ronaldo m’ha pure fatto alzare la coppa, almeno mi son tolto pure ‘sta soddisfazione…”. Si sente Dybala smoccolare perché Zidane gli ha rifiutato il permesso di potersi fare la doccia e rivestire con loro perché Buffon perde come un pozzo bucato e lui non ne può più di vedersi infradiciare il giubbottino firmato e le scarpe di cocco.
Allegri, ciao a tutti vado a piedi
Khedira è sconsolato, ma essendo un duro come tutti i tedeschi, va da Buffon per calmarlo e per farsi interprete dei sentimenti di tutti i compagni: “Cici, non piancere più, noi sfortunati, per prossimo anno io promettere te crande vittoria. Tu crande portiere ma anche crande piagnone. Tu afere scassato palle a tutta squadra”. Allegri non regge più: “Dhe bimbi, ‘sto rompioglioni ha riattaccato l’idrante. E io c’ho pure Ambra a belà ‘he sembra un agnellino per Pasqua. Boia dhe, se volevo tutto ‘sto fradicio andavo ar mare Tirrenia, ci si vede domani a Vinovo, io m’avvio a piedi”.