Inter, si segna solo in area
Alla 12ma giornata sono 23 i gol realizzati dai nerazzurri.
Se ripercorriamo le azioni che hanno portato alle realizzazioni, rigori a parte, possiamo notare che due sole marcature siano state realizzate da fuori area o nei pressi del limite di essa.
Parliamo della punizione di Brozovic a Benevento e della fiammata di Perisic a Verona.
Il GPS degli altri gol dei nerazzurri mette le bandierine solo nei sedici metri avversari.
Ovvio, con un leone dell’area di rigore come Mauro Icardi e con il gioco impostato da Spalletti che è sviluppato soprattutto in funzione del bomber argentino, altre soluzioni sono poco probabili.
Tiro da fuori una alternativa importante
Vero, ma è altrettanto evidente che l’Inter sia un po’ troppo timida nel cercare le conclusioni da fuori area.
Anche perchè quando le cerca in maniera corretta, escono spesso pericoli notevolissimi per gli avversari.
Le traverse di Skriniar con la Spal e di Vecino nell’ultima con il Toro, sono solo due esempi della pericolosità con la quale i ragazzi possono cercare questa soluzione.
Parliamo soprattutto delle seconde palle, quelle in uscita dai sedici metri dopo un corner o un altro episodio da palla inattiva.
In posizione ottimale per tentare la conclusione da lontano, si sono trovati ultimamente in più di un’occasione soprattutto Vecino e Gagliardini.
Vecino e Gagliardini ci provino
Spalletti sa che alzare l’asticella della pericolosità offensiva della squadra con palloni diversi da quelli recapitati in area per Icardi può diventare fondamentale.
Specialmente nel momento in cui i due centrocampisti dovessero iniziare ad inquadrare la porta con maggior frequenza di quanto accaduto fino ad ora.
E d’altro canto, avere giocatori in grado di sbloccare un incontro con una soluzione da lontano può rivelarsi fondamentale in tutte quelle occasioni, sempre più frequenti, in cui gli avversari parcheggiano l’autobus davanti alla loro area trovandosi in 11 dietro la linea della palla.