Osvaldo a ruota libera
Osvaldo nel corso della sua avventura all’Inter non ha certo incantato. Arrivato a Milano nell’estate 2014, cominciò la stagione con Mazzarri come allenatore. Il fallimento della squadra costrinse l’allora neopresidente Erick Thohir a cambiare guida tecnica. Arrivò quindi Roberto Mancini per tentare di risollevare le sorti nerazzurre. Con il tecnico jesino Daniel non si trovò bene e non vide spesso il campo. Solo un gol per lui, nella trasferta a Roma contro i giallorossi, finita 4-2 per i padroni di casa.
Pugno a Mancini
Quello che però ricordano tutti i tifosi interisti fu il gesto plateale di cui si rese protagonista Osvaldo in Juventus-Inter. Sul risultato di 1-1, Mauro Icardi, anziché servire Daniel, provò la conclusione in porta scatenando l’ira del compagno. Quello che accadde dopo, lo facciamo raccontare direttamente a lui: “Ho tirato un cazzotto a Mancini. ‘Vuoi fare a botte?’. Lui: ‘Ma non dirmelo davanti a tutti’. Se non mi avesse cacciato avrebbe perso autorevolezza. Poi andai nel suo ufficio piangendo, mi vergognavo. Un grande, con un bel carattere”. Infatti dopo quell’episodio Daniel non fu più convocato e visse il resto della stagione da separato in casa.
Con Icardi nessun problema
Si poteva pensare che il gesto di Osvaldo avesse compromesso anche il rapporto con Icardi. Non è così e lo spiega direttamente lui, elogiando il Capitano nerazzurro: “Un normale ‘vaffa’. È fortissimo, spero possa segnare anche in nazionale. Contano solo i gol, non la sua vita privata”. Parole significative, intrise di stima nei confronti del suo ex compagno. Daniel ha mostrato colpi eccezionali nel corso della sua carriera. Se fosse stato meno “loco” nessuno sa dove sarebbe potuto arrivare.
Fonte: Gazzetta dello Sport