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Spalletti, il suo merito più grande è aver lavorato sulla testa dei suoi calciatori

Spalletti, straordinario lavoro psicologico

Spalletti ha innumerevoli meriti per questo straordinario inizio di stagione. Il più grande, secondo Tuttosport, è quello di aver lavorato in maniera sublime sulla testa dei suoi calciatori. Ecco cosa scrive il quotidiano torinese in proposito: “Perché, sulla carta, l’Inter era già una buona squadra la scorsa stagione, quando in molti la davano come possibile anti-Juve, soprattutto dopo il bel successo sui bianconeri a San Siro. Il tecnico di Certaldo è riuscito a calarsi alla perfezione nell’ambiente nerazzurro, in particolare ha saputo toccare le corde giuste di tutti i giocatori utilizzati. Perché se si escludono un paio di elementi, è difficile oggi indicare un giocatore dell’Inter che abbia avuto un rendimento insufficiente”.

Obiettivo recuperare Joao Mario e Dalbert

Spalletti lo sa, Joao Mario e Dalbert possono essere due pedine fondamentali per il futuro di questa squadra. Il fatto che i due non si siano ancora integrati perfettamente nei suoi schemi però non lo preoccupa. Ha molta fiducia in loro. Soprattutto in Dalbert, che paga il trasferimento da un campionato meno tattico come quello francese. Per questo, il tecnico nerazzurro passa diverse ore a insegnargli nei minimi particolari i movimenti difensivi da lui richiesti. Con la speranza, anzi, la convinzione che possa avere lo stesso sviluppo di Emerson Palmieri. Joao Mario invece è chiamato a dare di più, a mostrare più cattiveria. Le doti tecniche non si discutono. Danza come un pattinatore fa sul ghiaccio quando ha la palla tra i piedi. In Italia questo però non basta, ci vuole più cattiveria, più grinta. Vedremo se il mister riuscirà a tirargliela fuori.