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1 E’ di nuovo campionato, finalmente2 Una gara piena di insidie3 Gli stimoli contro “il mondo di mezzo”4 Difesa, occhio al PapuE’ di nuovo campionato, finalmente
Torna il campionato, finalmente.
La stessa sensazione che si ha rientrando in casa dopo una vacanza andata male, tra hotel sporchi, pioggia sei giorni su sette, voli soppressi e bagagli dispersi in chissà quale parte del mondo.
Napoli e Roma hanno fatto il loro dovere ieri sera contro Milan e Lazio, risultati che in qualche maniera ci aiutano a restare saldamente tra le 4 possibili candidate ai posti Champions…ad una condizione.
A condizione di vincere, naturalmente.
Una gara piena di insidie
La gara con l’Atalanta può rivelarsi insidiosa per i nostri nerazzurri per diversi motivi.
I reduci dalla disavVentura azzurra devono lasciare da parte ogni amarezza. Spalletti è stato chiaro su questo. Sono professionisti di alto livello e sanno che la nazionale è una cosa l’Inter un’altra.
L’Atalanta è una delle squadre contro cui non è mai facile giocare. Corsa esasperata e fisicità imponente degli uomini di Gasp possono mettere in crisi qualsiasi avversaria.
E anche su questo argomento il mister ha avuto parole chiare nella conferenza stampa di ieri, quando si va di fisico occorre essere attrezzati alla pari degli avversari.
Su questo punto Spalletti ha inserito frasi assai significative su Santon, esaltandone le doti fisiche ed atletiche e dicendo che punta su di lui anche per queste caratteristiche importanti.
Un segnale per eventuali novità negli undici di partenza o solo prosecuzione del percorso di team building e rafforzamento dell’autostima di tutti i componenti della rosa?
Scommetteremmo sulla seconda ipotesi ma non ci sarebbe da meravigliarsi della prima.
Gli stimoli contro “il mondo di mezzo”
Discorso stimoli: quando l’Inter ha affrontato le prime della classe, i risultati sono sempre arrivati. Napoli, derby, Roma, Samp, hanno detto che nelle grandi occasioni l’Inter quest’anno non è inferiore a nessuno, anzi.
Quando gli stimoli sono inferiori (Benevento, Crotone, Verona) la qualità del gioco spesso ha latitato ma i risultati sono sempre arrivati.
E’ con le squadre del “mondo di mezzo” che i ragazzi di Spalletti hanno dimostrato qualche passaggio a vuoto. Il Torino nell’ultima gara prima della sosta ci ha fatto vedere i sorci verdi.
Lo stesso era accaduto a Bologna. Sono segnali di un processo di maturazione della consapevolezza che ancora non si è concluso. L’Inter non ha le qualità individuali di Roma e Juve, non ha la fluidità di manovra del Napoli. Ha però la certezza che le linee guida di Spalletti, se applicate con lucidità e concentrazione, pagano.
Ed ha la certezza di avere il pubblico più entusiasta d’Italia.
Difesa, occhio al Papu
Su questi due capisaldi, i ragazzi devono impostare la gara di stasera con la squadra dell’ ex Gasperini, uno dei tecnici meno rimpianti della storia nerazzurra.
La difesa: due gol subiti nelle prime sei giornate ma sette palloni alle spalle di Samir nelle ultime sei sono un segnale che deve far riflettere e alzare l’asticella dell’attenzione là dietro.
Soprattutto il Papu Gomez sarà un avversario da prendere con le molle, da tenere sotto controllo anche mentre va in bagno: classe conclamata, personalità da vendere, velocità abbinata alla fantasia, ha tutto per far girare le balle a qualsiasi difesa.
Una gara difficile e importantissima, il classico trappolone in cui l’Inter ha tutto da perdere.
Vincere vorrebbe dire mettere la Lazio quinta a cinque punti, con Cagliari e Chievo prossime avversarie, mentre i ragazzi di Simone Inzaghi se la vedranno con Fiorentina in casa e Samp in trasferta.
Un risultato diverso dai tre punti…non parliamone nemmeno.