Inter, è tornato il muro davanti a Handanovic. Merito di Skriniar? Non solo
Inter, il muro è tornato
Inter, contro l’Atalanta abbiamo potuto apprezzare nuovamente il muro difensivo. Che, per la verità, negli ultimi tempi aveva mostrato qualche crepa. Il merito però non va ricondotto solo a Milan Skriniar che, questo va detto, ieri è stato semplicemente sublime. Come riportato da gazzetta.it, il vero artefice di questa nuova muraglia interista è Joao Miranda: “Nella vittoria su Gasperini si è rivisto il Miranda comandante della difesa, puntuale e preciso nelle chiusure, attento e sempre ben piazzato. Un segnale importante, per quello che ultimamente sembrava quasi il “punto debole” della linea”. Gli elogi al “bronzo di Riace” slovacco però non potevano mancare: “Lo Skriniar che ringhiava e azzannava il Papu Gomez, senza cadere mai nel fallo non è ormai più una sorpresa, ma un confermato colpo di mercato, nonostante i milioni spesi fossero tanti (ma pochi in prospettiva)”.
La sorpresa è… Santon
Più di un tifoso dell’ Inter avrà storto il naso quando ha visto Davide Santon tra i titolari. L’ex enfant prodige mancava dall’undici titolare da più di un anno. Le parole di sabato in conferenza stampa da parte di Spalletti però avevano tranquillizzato tutti su di lui. E infatti è stato autore di una buona prestazione, se consideriamo tutte le attenuanti del caso. A tal proposito Gazzetta.it scrive: “Si è rivisto Santon: Davide in questo campionato aveva giocato 7 minuti, divisi in due spezzoni, l’ultima gara da titolare era stata la 38ª e inutile giornata (per i nerazzurri) della scorsa stagione. Per trovare una presenza da titolare in una gara vera bisogna tornare al 6 novembre (col Crotone), un anno fa. Con queste premesse, il ritorno è stato incoraggiante, con una gara ordinata e solida, con qualche sbavatura nel finale quando è entrato Orsolini. Le sue doti fisiche (superiori per dire a quelle di Nagatomo), possono venire utili. Se Spalletti dovesse riuscire a recuperare anche lui, sarebbe un mezzo capolavoro”.
D’Ambrosio si conferma fondamentale
Che in una squadra come l’ Inter uno come Danilo D’Ambrosio avrebbe fatto comodo a che in epoche più proficue dal punto di vista dei trofei, non c’erano dubbi. Però anche lui è stato chiamato da Spalletti a fare il salto di qualità. A tal proposito Gazzetta.it scrive: “Il D’Ambrosio decisivo non è una prima assoluta, in questo campionato (1 gol e 2 assist prima dell’Atalanta). Però lo si è visto aggredire la fascia con più continuità e convinzione che in passato, recuperando palloni importanti con l’anticipo, andando sempre sul fondo, collaborando costruttivamente con Candreva (un paio di cross pericolosi oltre alla punizione del 2-0, con la solita energia)“.