Via Tavecchio, Federcalcio nel caos. Tra lotte intestine, avanza un nuovo nome per la presidenza

Dure dichiarazioni dell’ormai ex presidente FIGC

Carlo Tavecchio si è dimesso dalla presidenza ma non ci sta e spara a zero sui suoi oppositori:”Ambizioni e sciacallaggi politici hanno impedito di confrontarci sulle ragioni di questo risultato. Ho preso atto del cambiamento di atteggiamento di alcuni voi“.

E la convocazione d’urgenza della Giunta del CONI per mercoledì pomeriggio è la prima mossa del presidente Giovanni Malagò per cercare di mettere ordine in una situazione davvero critica.

Intanto Damiano Tommasi presidente dell’Aic ha commentato così la situazione.”Adesso serve un progetto che nelle prossime elezioni sia condiviso il più possibile. Non ha lasciato parlare nessuno, Tavecchio ci ha comunicato le sue intenzioni e farà ordinaria amministrazione fino alle prossime elezioni. Il prossimo presidente? Mi auguro che sia qualcuno che possa parlare di calcio. Se mi sento pronto per candidarmi? Non è il momento di parlare di questo, ma di progettualità che sia ad ampio respiro. Nessuno me lo ha chiesto fino ad ora, cerco di rappresentare gli atleti“.

Non è dello stesso parere Renzo Ulivieri, presidente dell’Assoallenatori, che non sembra approvare lo svolgimento degli eventi mostrando una certa preoccupazione:”Se c’è chi ha corso per appuntarsi una medaglia sul petto, è un errore. Volevamo ci fossero le Leghe di A e di B, io rispetto la scelta del Presidente Federale. Tradimenti? Non spetta a me dirlo. Ho sempre sostenuto, io con l’unanimità di tutti i miei, di aspettare le Leghe di A e B. Malagò non c’entra niente: Tavecchio, come atto politico, aveva chiesto le dimissioni del consiglio. Io non le dò le dimissioni, se si fa tutti c’è il pericolo che arrivi Malagò. Resta il presidente in carica per la gestione ordinaria, tutti i consiglieri federali. Ci poteva essere il pericolo del commissariamento. Noi decadiamo tutti ma restiamo per l’ordinaria amministrazione. Se non restiamo neanche per quello, ci sarebbe la iattura dell’arrivo di qualcuno da fuori. Ieri ho sentito Allegri ed eravamo concordi di aspettare le Leghe. Poi sono state prese altre scelte, la nostra posizione di grande responsabilità era questa. Il candidato? Noi nella scorsa assemblea sostenemmo Albertini, poi c’erano candidati espressione delle componenti tecniche. Tommasi? Questo periodo ha aperto un solco con l’AIC. Io non ho mai risposto alle dichiarazioni fatte per senso di rispetto ma qualcosa si è rotto. Dovremo vedere e valutare“. Parole molto dure quelle di Ulivieri che lasciano intravedere uno scenario di lotte intestine in seno agli organi federali.

Il giornalista Matteo Marani dagli studi di Sky Sport lancia invece la candidatura di Cosimo Sibilia come possibile futuro presidente:”Il calcio italiano non può essere più amministrato così: è il fallimento della gestione del calcio italiano. Adesso c’è da gestire l’ordinarietà ma credo che Tavecchio sarà reggente. Adesso si apre un fronte politico: uno dei candidati sarà Sibilia, da presidente forte della Lega Nazionale Dilettanti. Resta da capire se in queste ore ne usciranno altri, un volto nuovo, magari un ex calciatore“. Potrebbe alludere a Tommasi, oppure a Demetrio Albertini.

Il quadro generale descrive quindi una situazione di pieno caos. Si attendono sviluppi significativi nei prossimi giorni.

(fonti: La Gazzetta dello Sport, Ansa, TMW)