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Inter: fake su Icardi e Skriniar per portare scompiglio, non facciamoci del male da soli

Icardi e Skriniar, voci messe ad arte

Ormai da settimane il tam tam rimbalza su social e media italiani e non solo: Icardi al Real, il Barca su Skriniar. Manca la Sarzanese (con tutto il rispetto) su Vecino e poi siamo al completo.
A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, diceva Andreotti 30 anni fa.
Ecco, una volta tanto vogliamo pensar male, vogliamo dare fiato alla cultura del sospetto.
Il sospetto che queste voci non vengano messe in giro per vendere qualche copia in più o per qualche like da conquistare, ma per uno scopo ben più subdolo.

Vogliono destabilizzare il gruppo

L’Inter è tornata, dopo anni, a occupare posizioni di vertice. Nessuno lo immaginava a inizio stagione ma tant’è.
Una concorrente scomoda per coloro che si accingevano a vivere un’altra stagione di tutto riposo in cima al campionato (la solita Juventus ovviamente), per coloro che in cima ambivano ad arrivarci dopo aver speso montagne di danaro e magari spostando equilibri (una a caso, non è difficile), e anche per coloro che per ambiscono al vertice solo per meriti propri (il Napoli e la Roma) .
Si è visto che sul campo è quanto mai difficile tarpare le ali alla banda di Spalletti e allora uno dei pochi modi per tentare di fermarne la corsa è quello di scompigliare la pace che regna nel gruppo nerazzurro.
Icardi e Skriniar, il bomber e il ministro della difesa, due ragazzi di 24 e 22 anni che tutta Europa ora ci invidia.
Giocano e giocheranno sulla loro fame di prestigio, di contratti stellari, di maglie top, pur di mettere zizzania in un gruppo che per ora si è dimostrato di ferro.

Una trappola da evitare

E di ferro potrebbe rivelarsi anche domani, se arrivasse la qualificazione in Champions. A quel punto Suning potrebbe mettere sul tavolo progetti così ambiziosi da eguagliare (almeno) quelli di Real, Barca e chi più ne ha più ne metta.
Ma il mondo interista, la gente interista, non deve cadere nella trappola né di credere né, tanto meno di dare fiato a queste voci. Si corre il rischio di fare il gioco del nemico.
Se vogliono passare sul nostro cadavere lo facciano in campo, SE gli riuscirà,
Sui giornali facciano quello che più gli aggrada, il rumore dei nemici lo conosciamo bene. Noi giriamo la testa dalla parte della vittoria e guardiamo solo là.