Lippi news, l’allenatore si difende e svela il segreto
Lippi racconta i dettagli di quella cena
Marcello Lippi rompe il silenzio e racconta tutto quello che è successo la sera in cui era in programma la scelta del successore di Antonio Conte.L’ex tecnico della Juventus è stato citato da Malagò e Tavecchio, e gli è stata attribuita la scelta di Gian Piero Ventura. Per questo motivo il tecnico campione del mondo parla ai microfoni della Gazzetta e afferma:
Temo proprio che Tavecchio abbia cattiva memoria – premette l’attuale allenatore della Nazionale cinese – E non ho dubbi, visto che aveva anche dimenticato di aver aggiunto proprio lui quella clausola che impedisce di entrare in federazione a chi abbia parenti che lavorano nel calcio. A me sembra impossibile che lui abbia dimenticato solo un anno dopo. Avrei capito dieci anni dopo, ma un anno…”.
Ma ecco la ricostruzione puntuale di quanto avvenne in quei giorni dell’estate 2016: “È successo che mi hanno invitato a cena da Malagò. Eravamo il presidente del Coni, io e Tavecchio, che mi ha offerto di diventare supervisore di tutte le nazionali fino all’Under 21. Al che io ho risposto: ‘No, presidente, se faccio il Dt mi occupo di tutto, Nazionale compresa’. E ci siamo accordati. Subito dopo si è deciso che avrei dovuto contattare gli allenatori candidati alla panchina”.
“Erano Montella, Ventura e Gasperini – svela Lippi – Ho parlato soltanto con loro, poi sono tornato da Tavecchio e gli ho riferito dei colloqui, elencandogli per ciascuno pregi ed eventuali difetti. A tutti e tre avevo detto che sarei stato a disposizione, affiancandoli con la mia esperienza per qualunque cosa avessero avuto bisogno se fossero diventati Ct”.
E si torna alla cena: “Tavecchio mi dice: ‘Marcello, chi scegliamo?’. E io: ‘No, sceglie lei, presidente’. Quindi lui fa: ‘Penso che per esperienza e altro la persona giusta sia Ventura’. Che poi adesso sembra che stiamo parlando di chissà chi… Ma Ventura è un ottimo allenatore e al momento della nomina non mi sembra che qualcuno abbia posto pregiudiziali. Certo Tavecchio ha un vuoto di memoria, ma non mi sorprende: visto che aveva dimenticato di aver firmato lui quella clausola…”.
“Ancelotti nuovo Ct? Se fosse lui, avrebbe meno bisogno di altri CT di consigli da un supervisore. Sarebbe il massimo, da tifoso mi augurerei che fosse lui, è bravissimo. Ma anche gli altri nomi che sento sarebbero all’altezza. Ma quello del Ct è l’ultimo dei problemi, sia chiaro. Prima c’è da riorganizzare una federazione che finalmente si occupi di calcio. Serve gente di calcio”, conclude il Ct campione del mondo a Berlino.
Il rebus è stato risolto e quel che certo è che nel totale caos emerge un vero “tutti contro tutti”, e nessuno ha l’umiltà e l’intenzione di prendersi le responsabilità di questo epocale fallimento.