Nazionale: Franco Carraro Commissario FIGC ? E’ il nuovo che avanza ?
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1 Carraro, ecco perché aveva parlato2 Sapeva già?3 78 anni e troppe poltrone4 C’è bisogno di aria nuovaCarraro, ecco perché aveva parlato
Nazionale: adesso si spiega il perché della strana ricomparsa di Franco Carraro sui media nei giorni scorsi.
E guarda caso, per non sbagliare, per non rischiare di non andare sui giornali, due sparate su Calciopoli e l’Inter: “sbagliato dare lo scudetto 2006 all’Inter”…”Calciopoli partita di potere con un sacco di chiacchiere” e via dicendo.
Come a dire, “vittime di Guido Rossi ci sono qua io, Tavecchio è in uscita…”. A buon intenditor poche parole.
Sapeva già?
Probabilmente in quegli ambienti riservati, ovattati, era già chiaro il destino di Tavecchio. E la libido della poltrona dell’antico dirigente era già in atto.
In Italia una poltrona che si libera, specie se di prestigio come quella di gran capo del calcio tricolore, fa venire l’acquolina in bocca a tanti.
Anche a chi dovrebbe guardare con soddisfazione al suo passato e godersi ora il parco con i nipotini e gli amici con le partite a briscola nel bar sotto casa.
78 anni e troppe poltrone
Si perché a 78 anni non si può avere la pretesa di ricominciare, dopo aver occupato più poltrone di quante quelli di Sofà ne possano costruire in diversi giorni, .
E anche perché Carraro, oltre a fare il Sindaco di Roma, il Ministro, il Presidente del Milan, il Presidente della FIGC l’ha già fatto due volte, dal 1976 al 1978 e dal 2001 al 2006. La prima volta non c’erano ancora i cellulari ma i piccioni viaggiatori. Il calcio parlato era popolato da fuoriclasse come Sandro Ciotti e Beppe Viola, in nazionale c’erano Dino Zoff e Gaetano Scirea.
Il secondo mandato, guarda caso, coincide con gli anni di Calciopoli di cui torna ora a parlare. Insomma, questo signore ha già dato, o no? Dunque anche basta, grazie per la disponibilità, ma si giri pagina.
C’è bisogno di aria nuova
Ma il Commissariamento può durare pochi mesi, sarà l’obiezione di molti. Si, ma se quei pochi mesi si trasformano in anni, come di solito succede in Italia? E anche se di un breve periodo si trattasse, non c’è proprio più nessuno che possa portare aria nuova in Via Allegri e anche per la nazionale?
A meno che non si tratti della solita boutade messa in giro ad arte dalla stampa maliziosa, come magari spiegherà il diretto interessato nei prossimi giorni.
Malagò è uomo intelligente. La nomina di Carraro non aprirebbe una nuova fase del calcio italiano. Lo riporterebbe indietro di decenni.