Inter Chievo, vietato pensare al 9 dicembre
Dici Inter Chievo e pensi a Juve Inter. Nella mente dei tifosi, anche quelli più cauti, questo retropensiero c’è, e non da oggi. Da diverse settimane ormai il 9 dicembre è segnato in rosso sul calendario nerazzurro, come Natale e Ferragosto. Un chiodo fisso, un martello che batte sempre più forte. Il derby d’Italia è sempre stata una partita fuori dall’ordinario, ancor di più dopo i fatti di Calciopoli. Dopo il Triplete, suggellato proprio con la vittoria sui bianconeri con il gol mai dimenticato di Maicon, è iniziato il lungo periodo di regno bianconero, coinciso con gli anni bui dei nerazzurri. Da troppo tempo Juve Inter non valeva tanto per la classifica, ora finalmente questo tempo d’attesa è (quasi) finito. Ma pensare così può essere tremendamente pericoloso. Tra il dire ed il fare c’è di mezzo…il Chievo.
Momento di prova per la rosa
Domenica sarà gara vera a San Siro, per tre punti che serviranno per presentarsi all’appuntamento di Torino guardando la Juve dall’alto al basso. Sarà gara vera perché il Chievo è squadra vera, tosta, veloce, capace di far male. Tanto più che l’Inter non potrà vestirsi dei suoi panni migliori. Le squalifiche di Gagliardini e Miranda, l’infortunio a Vecino, costringeranno Spalletti a cambiare lo schieramento che tante soddisfazioni ha portato negli ultimi mesi. Si scioglierà anche il nodo della rosa, domenica vedremo di che pasta è fatta l’Inter anche al di là degli undici/dodici elementi che hanno giocato con regolarità dal derby in poi.
Carpe diem
Sarà la volta di Joao Mario, sperando che lasci da parte timidezze e momenti di scarsa concentrazione, sarà il ritorno (più che probabile) di Ranocchia, sarà la conferma per Brozovic dopo la buona impressione lasciata in terra sarda.
Tanti fattori, dunque, che possono condizionare una partita che potrebbe sembrare a senso unico ma non lo sarà.
Il Chievo è esame concreto, da affrontare con la fame dimostrata ultimamente. Non è la notte prima dell’esame del 9 dicembre. Bando ai pensieri troppo lontani dunque, occorre cogliere l’attimo, e l’attimo dell’Inter ora si chiama Chievo. Per farsi venire le fibrillazioni pensando alla Juventus ci sarà tutta la settimana successiva.