Indice dei contenuti
1 L’intervista alla Gazzetta2 Un segnale alla società3 Clausola e ingaggio camminano insieme4 Eliminare la clausola5 Le armi della societàL’intervista alla Gazzetta
L’intervista rilasciata ieri da Wanda Nara, compagna e agente di Mauro Icardi, si presta a diverse chiavi di lettura.
Una di queste è che Wanda ha capito tutto anche dell’importanza della comunicazione e delle sue regole più raffinate.
Contestualizziamo: quando esce l’intervista? Quando tutto il mondo del calcio nazionale e continentale parla di Icardi, dei suoi 15 gol in 14 partite, della sua capacità di essere letale. Insomma, ha atteso il momento di massimo splendore del suo assistito per parlare e far parlare di lui. E per dire cosa? Che Mauro sia legatissimo alla società, alla squadra, al pubblico, alla città non c’è da dubitare. E non c’era bisogno di due pagine sulla Gazzetta dello Sport per confermarlo, né per ribadire quanto sia un bravo papà, un compagno dolcissimo, un capitano degno del suo ruolo nello spogliatoio e anche fuori.
Un segnale alla società
E’ evidente che l’intervista sia da interpretare come un segnale di forza di Icardi e Wanda nei confronti della società nel momento in cui sta per aprirsi una trattativa delicatissima. Icardi, lo ricordiamo, ha rinnovato il contratto l’anno scorso, 5 milioni l’anno più bonus fino al 2021, con una clausola rescissoria di 110 milioni esercitabile solo da società estere e fino al 15 luglio. Alla luce dello straordinario avvio di campionato, è evidente che con i valori di mercato che corrono, i 110 milioni di euro non corrispondano alla statura mondiale di un goleador di soli 24 anni.
E dunque c’è bisogno o di adeguarla o di eliminarla del tutto. Ma per fare questo occorre trattare. E si è visto lo scorso anno quanto sia duro trattare con questa giovane argentina, che molti valutano erroneamente per la sua immagine social. Lei non aspetta altro.
Clausola e ingaggio camminano insieme
Si parla di raddoppio della clausola? Bene, l’ingaggio va adeguato di conseguenza. C’è una regola ferrea del mercato per il quale se una società valuta una cifra X un giocatore, il suo stipendio deve essere in linea con questa valutazione. Dunque se i 5 milioni di euro spuntati da Icardi nel contratto siglato lo scorso anno fotografano anche la clausola da 110, è evidente che chi parla di clausola da 200 deve mettere in conto uno stipendio più o meno vicino al doppio di quello attuale. Se Maurito è il giocatore più decisivo della serie A, può essere logico che sia anche quello meglio pagato. Questa è la logica che Wanda Nara cercherà di far passare. E come dargli torto?
Eliminare la clausola
Eliminare del tutto la clausola rescissoria, e dunque lasciare la società libera di trattare, nell’eventualità, il cartellino di Maurito a qualsiasi prezzo, avrebbe lo stesso un costo per l’Inter. Sarebbe una concessione che Wanda si farebbe pagare bene. E anche su questo qualcuno potrebbe biasimarla? Ciò detto, è ovvio che l’Inter debba attrezzarsi ad affrontare una trattativa non facile, forse addirittura scottante, che impegnerà le parti per mesi.
Le armi della società
E’altrettanto scontato che Sabatini e la proprietà abbiano armi nella loro faretra per convincere i due giovani argentini a rinsaldare il rapporto con l’Inter. Una possibile qualificazione in Champions, un progetto che veda ulteriori investimenti nella squadra per andare a giocarsela nell’Europa che conta a testa alta, possibili sinergie con il gruppo Suning, sono tutti argomenti che potranno colpire il segno se messi sul tavolo nella maniera giusta ed al momento giusto. Oltre, naturalmente, alla disponibilità a riconoscere a Icardi un congruo aumento d’ingaggio che possa metterlo al riparo da eventuali tentazioni madrilene o di altro prefisso telefonico. Le danze stanno per aprirsi, non sarà un ballo semplice per nessuno, comprese le coronarie dei tifosi.