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1 Inter: un pomeriggio da ricordare a lungo2 Il vero Milan che esalta3 Santon e Ranocchia amati e brillanti4 Joao Mario serve qualcosa in più5 E tanti saluti a CaressaInter: un pomeriggio da ricordare a lungo
Un pomeriggio nerazzurro da ricordare, che inizia mentre molti sono ancora al dolce, quando il portiere del Benevento Brignoli offre a tutti lo champagnino del primo punto di Ringhio Gattuso, e prosegue con la goleada al Chievo.
Se c’era un modo per aprire il mese di dicembre,m questo è stato il più fantastico che una mente nerazzurra potesse disegnare.
Sulla partita dei ragazzi c’è poco da dire. Un rullo compressore come mai era stato possibile ammirare negli ultimi anni. Gli errori del Chievo, sottolineati dai cronisti hanno aiutato, ma sono errori figli del pressing asfissiante che i nerazzurri hanno imposto agli avversari.
Icardi ha timbrato il cartellino anche oggi, la clausola rescissoria viaggia verso i 250 milioni per la felicità di Wanda Nara.
Perisic si porta a casa il pallone della tripletta, con tanti saluti a chi lo voleva in crisi o poco incisivo.
Il vero Milan che esalta
Skriniar non si divertiva più in difesa, non aveva nulla da fare. “Faccio un paio di salti lassù” ha detto a Ranocchia. Ne ha cavato un gol fantastico ed una discesa non premiata dal passaggio finale di Candreva per una possibile doppietta che avrebbe fatto schizzare il suo valore a 140 milioni di euro. Alla faccia del Barca e di chi gli telefona un giorno si e l’altro pure.
Candreva non gioca, esalta. Esalta sé stesso, i compagni, il pubblico. All’80mo passato, trenta secondi prima di uscire, su un rilancio della nostra difesa fa una volata di 80 metri con la palla al piede che qualcun altro non riesce a fare nemmeno la domenica mattina appena alzato.
Santon e Ranocchia amati e brillanti
Santon e Ranocchia confermano che anche gli ultimi (di una volta) hanno un posto in Paradiso se seguono alla lettera le indicazioni di Spalletti.
Come auspicato nei giorni scorsi, Ranocchia è stato accolto con un’ondata di affetto da San Siro. Dopo poco più di un minuto ha pure sfiorato il gol che avrebbe fatto venire di sotto diversi gradoni.
Santon è stato il protagonista del primo gol, sul suo tiro Sorrentino stavolta non ha fatto il solito miracolo. Annotazione importante: il gol è di Perisic ma tutta la squadra è andata ad abbracciare l’ex bambino per primo, segno di una coesione ferrea del gruppo, non solo come disciplina tattica ma soprattutto come valore umano.
Joao Mario serve qualcosa in più
Borjia Valero ha accesso la louce come sempre, Brozo ha smesso per una domenica di ciondolare e ha impresso continuità è incisività al pressing. Ha scheggiato la traversa con un tiro che se fosse finito al sette avrebbe fatto parlare i giornali per settimane.
E Joao Mario? Forse non si può parlare di anello debole della catena nerazzurra, ma se qualcuno indicasse al portoghese dove acquistare, anche a leasing, un po’ di incisività sotto porta, un po’ di sana cattiveria agonistica, saremmo al completo.
Stasera si gode come ricci, ne abbiamo ben donde. Tifosi nerazzurri, smettiamo di saltellare pensando al Milan di Gattuso…più facile a dirsi che a farsi dite? Come darvi torto?
Ora avrà ben ragione Allegri di mettersi qualche preoccupazione in più per domenica prossima. Allo Stadium di Torino arriva la capolista, sarà un gran serata di calcio.
E tanti saluti a Caressa
E stasera tutti pronti per vedere su Sky Fabio Caressa ed il suo club.
Soprattutto lui, quello che tiene il banco della discussione, quello che ieri aveva previsto un pareggio oggi a San Siro.
Il rumore dei pernacchioni levatisi da San Siro come un uragano è già arrivato tra le pentole di casa sua.
Vediamo stasera a cosa si attaccherà per giustificarsi… noi un suggerimento l’avremmo, ma siamo troppo felici per rovinarci la serata con queste bazzecole.
Avviso ai naviganti: salutate la capolista e avanti #senzatregua