La conferenza di Spalletti
La squadra ha giocato con tutti i cinque sensi ben desti, dimostrando quell’imprevedibilità che a tratti era venuta meno. Con la formazione base si dovrà valorare?
“La qualità viene se ci dividiamo le stesse cose. Oggi nelle corse siamo stati squadra, accorciando tutti perché lo facevamo tutti. Poi allora ti rimane più fiato e lucidità per creare e avere più forza nelle conclusioni e negli attacchi agli spazi. Siamo stati in campo in maniera molto corretta ed è stata in equilibrio, facendo quello che doveva fare per creare disturbo al Chievo facendosi trovare pronta sulle qualità che hanno loro. Sono una realtà importante”:
Qual è il segreto dell’Inter?
“Quest’anno ha migliorato la classifica ma deve riuscire a fare parte di queste posizioni tutti gli anni. Il segreto sono i buoni calciatori che riescono a giocare di squadra, oggi è stata una buona partita di squadra. La strada è questa”.
Poi sulle sensazioni per sabato
Ti ha impressionato di più l’Inter di oggi o la Juve di Napoli? E a Torino vai con la sensazione di volerla giocare alla pari?
“La Juve cambia faccia di partita in partita. La aspetti in una cosa e la vedi tutta differente e mette tutta la qualità di squadra in questo comportamento, per questo è imprevedibilissima. Poi è la forza che ha, la storia degli ultimi anni. Per cui sarà una partita tosta; la classifica è tale che sarei sorpreso se i miei giocatori avessero timore. Quale situazione migliore per giocarsi la partita, guardandosi in faccia e vedere chi ne ha di più? Loro sono forti, hanno lo stadio che porta qualità e convinzione. Ma è altrettanto vero che per essere calciatori dell’Inter non sono cose da subire quando ci giochi contro. Devi avere considerazione del club, della storia; io sono convinto che sarà un bello spettacolo, se loro prevarranno non sarà perché gli abbiamo concesso qualcosa”.
Con la Roma è sempre andato da pari grado a Torino, cosa le hanno insegnato quelle partite?
“Noi non dobbiamo fare niente di diverso da quello che abbiamo fatto in questa stagione. Per avere una classifica importante abbiamo imparato ad avere una mentalità importante per affrontare qualunque partita, anche in un contesto importante come quello dello Juventus Stadium. C’era da fare una crescita importante, ora molte cose le abbiamo messe a posto ma dobbiamo consolidare; negli anni scorsi ci sono stati alti e bassi ma ora riconosco una struttura in questa squadra che può creare tranquillità nel giocarsi la partita”.
E sulla Juve in champions
Sull’impegno Juve in Champions?
“Loro possono cambiare tanti giocatori, ne hanno 22 in formazione base mentre noi ne abbiamo 13-14. Ma la scelta è stata fatta perché avendo a disposizione un pacchetto di gare non avevo quella forza sicura. Poi non è detto che ho scelto i più bravi, ma io scelgo e non boccio. Siete voi che attaccate quando qualcosa non va bene, ma ognuno fa le sue scelte come me. Può darsi che quelli che non hanno giocato siano meglio. Oggi si diceva che il centrocampo era leggero, ma contrasti e recuperi sono stati uguali e nel possesso palla siamo migliorati molto. Siamo attenti a bocciarlo perché poi magari chi fa l’esame la spiega tutta a te che fai il professore… Io non ho riserve”.
L’Inglese visto oggi può dare un altro tipo di gioco al Napoli?
“Inglese dà a tutti i suoi numeri, è un giocatore forte, di impatto fisico e bel gioco palla a terra e aereo. E’ da grande squadra come il Chievo lo è, poi ci sta un momento che fa la differenza. Oggi è stato un momentaccio ma faranno il loro campionato”.