Joao Mario rinato come mediano, che sia questa la nuova posizione?
Per emergenza Joao Mario è stato schierato con Borja nei due mediani con ottimi risultati
Joao Mario ha sprecato un assist di Icardi ma, a parte quello, la partita è stata molto positiva: forse la migliore da quando è in nerazzurro
Il Chievo era decimato ed è stato fin troppo arrendevole, vero, ma questa mediana di tutta qualità ha stupito tutti. E’ Borja Valero il direttore d’orchestra da cui passano tutti i palloni, Joao Mario è stato un ottimo compagno di reparto. Più movimenti in avanti, viste anche le qualità, rispetto allo spagnolo che stazionava più vicino alla linea difensiva, ma la palla si muoveva molto velocemente. Proprio questa velocità nel far circolare la palla è stata fondamentale nell’ottica del risultato. Tutti i gol dell’Inter, tranne il quinto, sono arrivati in transizione e l’elevata qualità tecnica in campo ha agevolato il compito. Brozovic sembra perfetto per il ruolo di trequartista spallettiano, più del portoghese che potendo partire arretrato di qualche metro riusciva a trovare molto più facilmente buchi e spazi nei quali inserirsi o nei quali far correre il pallone
Quanto spazio troverà Joao Mario?
Con una competizione unica da giocare sarà più difficile avere occasioni per conquistare minuti come quella di ieri. La prossima sarà in Coppa Italia contro il Pordenone. Avendo dato quasi per certo che nel ruolo di trequartista sia solo la terza scelta si potrebbe ragionare di più sui 2 del centrocampo. Vecino è, se possibile, intoccabile per qualità e quantità e nell’altro posto disponibile sarebbero lui, Gagliardini e Borja Valero (ipotizzando Brozovic trequartista) a lottare per un posto. Tutti e tre hanno qualità diverse: Gagliardini è più difensivo, Borja Valero è molto tecnico ma la carta d’identità inizia a pesare, Joao è molto tecnico e mobile. Spalletti ha una stagione intera ed ogni gara richiede giocatori e qualità differenti, sicuramente tutti riusciranno a trovare un minutaggio soddisfacente. Non solo per questa stagione ma, soprattutto, per dimostrare di meritare il posto in squadra nella prossima.