Luciano Spalletti è stato capace, in poco tempo, a entrare nella testa di tutti
Da Brozovic a Ranocchia passando per Nagatomo e Santon: la grande capacità di Luciano Spalletti si dimostra, ancora, il saper rivitalizzare giocatori
Non avrebbe, di certo, disdegnato un paio di acquisti altisonanti nell’estate ma Spalletti ha saputo, ancora una volta, raffinare ciò che trova per le mani. L’Inter rispetto l’anno scorso ha cambiato poco, i nuovi o sono diventati inamovibili (vedi Skriniar, Vecino e Borja) o hanno necessitato tempo per capire(vedi Cancelo, Dalbert e Karamoh). Nel frattempo Spalletti, come Re Mida, tutto ciò che tocca lo trasforma in oro. Il primo “recupero” è arrivato dagli italiani. Prima D’Ambrosio e Gagliardini, poi anche Santon e con il Chievo sono arrivati anche gli applausi per Ranocchia. Degli altri, invece, è sensibile il lavoro psicologico fatto con Nagatomo che è sembrato molto più concentrato; Brozovic, invece, è stato rallentato da qualche fastidio di troppo ma nel poco tempo passato in campo è sempre sembrato pronto.
Non si butta nulla
Sabato si va a Torino per giocare contro la Juve e proprio questi rivitalizzati saranno al centro del palco: sarà bastato il lavoro di Spalletti per renderli pari al carroarmato Juventus? D’Ambrosio sarà sicuramente in campo, anche perché Cancelo è l’unica riserva, mentre Gagliardini e Brozovic si giocheranno l’ultimo posto a centrocampo; a sinistra, invece, tutti e tre i terzini sembrano avere le stesse possibilità di scendere in campo. Sarà un test importantissimo per capire cosa e quanto, eventualmente, manca per essere al livello della squadra che domina la A da ormai 6 anni: in vista dell’estate dove il FPF dovrebbe non essere più così costrittivo.