Spalletti, cessioni indigeste
Spalletti era pronto, “ritto sul cancello”, ad accogliere eventuali top player che Sabatini e Ausilio gli avrebbero messo a disposizione. Invece nessun top è arrivato, “solo” ottimi calciatori come Vecino e Skriniar che hanno letteralmente cambiato pelle all’Inter. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, rivela un clamoroso retroscena sul mercato estivo nerazzurro, in particolare sulle cessioni per le quali il tecnico toscano aveva posto il veto. Ecco le parole della Rosea a proposito: “Non avrebbe voluto cedere nemmeno Kondogbia, Medel e Murillo. Nei due ora al Valencia vedeva altre pepite nascoste, mentre il cileno lo vedeva addirittura trequartista assaltatore”.
Perché voleva puntare su di loro
Spalletti in Kondogbia, Medel e Murillo ci vedeva del buono. Soprattutto nel francese, che ha provato fino all’ultimo a convincere a rimanere a Milano, senza riuscirci. In lui vedeva muscoli e capacità di interdizione che nessun’altro possiede nella rosa interista. Il cileno sarebbe stato utilissimo per tappare il buco lasciato dall’infortunio di Vanheusden, o come trequartista assaltatore, per il quale era ritenuto perfetto dal tecnico toscano. Il difensore colombiano sarebbe stato importantissimo vista la coperta cortissima in difesa. In più, in diverse occasioni nel precampionato, era stato provato come terzino destro, con ottimi risultati. Sarebbe stato, quindi, un prezioso jolly difensivo.