L’ex fantasista nerazzurro parla dell’imminente sfida
Evaristo Beccalossi, stella del centrocampo interista negli anni 80, sulle colonne del Corriere dello Sport parla del big match con la Juventus elogiando il lavoro di Luciano Spalletti.
Il passato all’Inter
L’Inter ti rimane addosso per tutta la vita. L’Inter è fascino, genio e sregolatezza. Con l’Inter non puoi mai stare tranquillo, ti sorprende sempre. Che dire? Sono fortunato ad essere così amato. Le sfida con la Juventus era l’appuntamento che tutti aspettavamo. Mi gasavo a giocarle, quelle partite. Per un giocatore è il massimo. Guarda che anche all’epoca la Juventus vinceva scudetti in serie. Negli anni ’80 la Juve era la squadra da battere, proprio come oggi.
L’Inter di oggi
Oggi quest’Inter è una creatura di Spalletti. E’ lui il vero fenomeno. Portare l’Inter al primo posto non è stato casuale, Spalletti ha fatto uno straordinario lavoro sulle teste dei giocatori. E ha recuperato gente che tutti davano per finita, come Santon, o altri come D’Ambrosio e Nagatomo, che erano finiti ai margini. Il fuoriclasse assoluto è Icardi, ma dietro c’è una squadra tosta. Cosa farei con uno come Maurito al mio fianco? Gli direi: amico, mi accendo una sigaretta e tu dimmi cosa devo fare. Giocare con uno così è semplice. Vive per il gol. Ed è un fior di professionista. Ha lasciato il gossip fuori dal campo, non è facile per uno così esposto.
Chi vince lo scudetto?
Intanto siamo là. Ma per me il Napoli resta favorito. E poi c’è la Juve. E occhio anche alla Roma che, zitta zitta, sta facendo una grande stagione. Noi però, ripeto, ci siamo. Di quest’Inter mi piace lo spirito che si è creato. E quando sei così tosto può succedere di tutto.
Juventus-Inter
C’è ancora tanto tempo davanti, non sarà decisiva per lo scudetto. Mi auguro invece che entrambe giochino libere. Vorrei vedere un’Inter sbarazzina, sfacciata, serena. Chi vince? Beh, nessuno, se devo farti un pronostico dico pareggio. Chi temo della Juve? Tutti, ma Dybala ha qualcosa in più. E’ esagerato paragonarlo a Messi, ma è un giocatore straordinario e a chi lo discute dico: se discutiamo lui, con gli altri che facciamo?
(fonte: Corriere dello Sport)