Annunciati ieri gli stadi dell’Europeo itinerante del 2020, si inizia in Italia
Sarà l’Italia (in caso di qualificazione) ad inaugurare il primo Europeo itinerante della storia nella cornice di Roma e dello Stadio Olimpico
Ormai archiviata, si fa per dire, la delusione mondiale la nostra federazione può ripartire con il piede giusto in vista dell’Europeo del 2020. L’idea di rendere la competizione itinerante venne proposta da Platini e, il prossimo Europeo, sarà il primo ad osservare questa formula. Dodici città divise in sei gironi con semifinali e finali nel teatro di Wembley: questo l’Europeo del futuro. L’ipotetico girone degli azzurri non avrà solo la sede di Roma ma anche quella di Baku in Azerbaijan. Nel frattempo tutti i livelli della politica, sportiva e non, hanno celebrato questa occasione insistendo sulla credibilità internazionale che il nostro paese ha acquistato, nonostante l’eliminazione al mondiale.
Amichevoli di lusso
Nonostante l’assenza al mondiale gli azzurri, probabilmente guidati da Di Biagio, a marzo affronteranno l’Argentina e l’Inghilterra e, a giugno, la Francia. Test tanto inutili quanto pericolosi perché, la storia recente insegna, le amichevoli per la nostra nazionale significano spesso abbassamento del ranking. Quel ranking che ha costretto gli azzurri nel girone della Spagna. In attesa della definitiva ristrutturazione del mondo calcio nel nostro paese ripartiremo con dei test e con occasioni più economiche che sportive, in attesa di un nuovo CT.