(GdS) Mauro Icardi e il pre Juventus – Inter raccontato sulla Gazzetta

Indice dei contenuti

1 Sulla Gazzetta esce un’intervista a Mauro Icardi che presenta la gara di domani2  Mauro Icardi, in Spagna hanno addirittura parlato di visite mediche a fine anno con il Real Madrid.3  Ma la clausola diventerebbe operativa solo con il suo sì.4  Ma lei vuole restare davvero a Milano?5  Dove nasce l’amore per questo club?6  Come descriverebbe Spalletti?7  Cosa deve dare Juventus-Inter?8 E’ un’Inter da scudetto?9 L’anno scorso Juve-Inter ebbe un finale molto nervoso: espulso Perisic, poi squalificato pure lei…Sulla Gazzetta esce un’intervista a Mauro Icardi che presenta la gara di domani

Mauro Icardi non parla molto in pubblico ma quando lo fa raramente dice cose che passano in secondo piano: anche l’intervista di oggi ne è una conferma

Mauro Icardi a tutto tondo quelllo che si racconta sulla Gazzetta dello Sport. La Juventus è avvertita: il cobra nerazzurro è pronto a colpire.

 Mauro Icardi, in Spagna hanno addirittura parlato di visite mediche a fine anno con il Real Madrid.

“Sciocchezze.”

 Ma la clausola diventerebbe operativa solo con il suo sì.

“Non è però ancora arrivato nessuno. Sia chiaro, io sto bene a Milano, lo sanno tutti. Amo la città, gioco, faccio tanti gol e sono il capitano di un grandissimo club: sono cose importanti per me. Alle questioni di mercato devono pensarci gli altri, a me interessa il campo, devo pensare solo a fare il mio dovere, cioè segnare e aiutare la squadra. C’è Wanda che parla con la società.”

 Ma lei vuole restare davvero a Milano?

“La clausola l’ha messa l’Inter, non so se è bassa o alta. E le mie intenzioni, ripeto, sono chiare: voglio vincere qualcosa con questa maglia. In futuro, quando arriverà eventualmente il momento di offerte o altro, dovranno tutti andare a parlare con l’Inter, con Piero Ausilio e col presidente, e lì si vedrà.”

 Dove nasce l’amore per questo club?

“Colpa di Adriano e Martins. Da ragazzino giocavo sempre con l’Inter alla playstation: Adriano era devastante e Martins era velocissimo. Mi piaceva poi il fatto che molta Argentina avesse fatto la storia dell’Inter. Non ero tifoso a quei tempi, ma fu così cheicolori nerazzurri iniziarono a entrarmi in testa. Poi, c’è un’altra storia che mi legò molto all’Inter. Un giorno, quando vivevo alle Canarie, alcuni amici di famiglia andarono a Milano in vacanza e fecero pure il tour di San Siro. Tornarono con due berretti, uno dell’Inter e uno del Milan. Erano per me e un mio amico:scelsi io per primo e presi quello dell’Inter,senza il minimo dubbio. Ecco forse proprio in quel momento diventai tifoso. Fu decisamente emozionante quando Moratti in persona mi volle a tutti i costi, ingaggiandomi dalla Samp.”

 Come descriverebbe Spalletti?

“Ha una personalità molto forte,sa trasmettertisubito ciò che lui vuole e ritiene giusto. Ha aiutato moltissimo lo spogliatoio, è entrato nelle nostre teste, ha cambiato già parecchie cose in questo breve periodo.”

 Cosa deve dare Juventus-Inter?

“Deve dare continuità a ciò che abbiamo dimostrato finora. Non siamo primi per caso, ma dobbiamo vivere questa serata come una tappa di un lungo giro. In palio ci sono sempre tre punti, non dimentichiamolo mai. Poi, certo, conosciamo il significato di una sfida simile, bisogna però affrontarla con intelligenza, senza perdere di vista i nostri obiettivi.”

E’ un’Inter da scudetto?

“Il nostro scudetto è entrare in Champions, questo ci ha chiesto la società, questo è l’obiettivo da non fallire.”

L’anno scorso Juve-Inter ebbe un finale molto nervoso: espulso Perisic, poi squalificato pure lei…

“Beh, se capita quello che è accaduto l’anno scorso il mister ci taglia la testa… La tensione ci giocò brutti scherzi. Ma oggi sappiamo gestire ogni situazione, ne sono certo. C’è la mentalità giusta per affrontare una gara del genere.”