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0.1 Camoranesi al Corriere di Torino0.2 La sfida dei singoli1 La strategia delle due squadre1.1 Infine un parere sul tecnico bianconeroCamoranesi al Corriere di Torino
Si accende la sfida, ad alimentare le voci sulla gara di domani sera sono anche gli ex di turno. Tra questi, sponda bianconera, è intervenuto al Corriere della Sera di Torino Mauro German Camoranesi, campione del mondo con la nazionale del 2006. L’ex centrocampista bianconero, inizia a parlare in modo generico sul match: “Sarà una partita lenta, o almeno me l’aspetto così. Perché l’Inter non cambierà atteggiamento rispetto alle altre volte, e perché anche la Juve è una squadra che si difende bassa, che non va a pressare: come tendenza, sono simili. Dopodiché, i bianconeri giocano in casa, e hanno bisogno di vincere. L’Inter è una squadra quadrata, ma a livelli individuali la Juve è superiore: però, bisogna dimostrarlo”.
La sfida dei singoli
“Leggo e ho visto che spesso i nerazzurri sono stati i cross di Candreva e i gol di Icardi. Ma Chiellini, come stazza fisica e tempismo, è in grado di contrastare Icardi, anche se lui è bravo a dare profondità. Penso però che Candreva troverà molte difficoltà, sia con Alex Sandro che con Asamoah, anzi, soprattutto con Asamoah: non ha la potenza per andare via nell’uno contro uno e cercherà di taglierà più spesso il campo, con il lancio. Dall’altra parte, non penso che l’Inter soffrirà sulle fasce, dove fa una cosa molto particolare: lascia i centrali in area e non li manda a fare il raddoppio, e quello spazio lo copre con i due interni di centrocampo. Che devono fare un grandissimo lavoro. Per esempio, nell’uno contro uno su Santon, Borja Valero si metterà dietro”.
La strategia delle due squadre
“La priorità dell’Inter è quella di non prendere gol, soprattutto a Torino: se riuscissero a portare via un pareggio, sarebbe un ottimo risultato. Resterebbero davanti in classifica, e loro con le piccole squadre non hanno troppe difficoltà. Nessuna delle due vuole perdere, ma a livello individuale, la Juve può risolverla: una punizione, una giocata. Ha più armi. Di certo sarà dura per Higuain, perché l’Inter mette tanta gente davanti alla porta, quando perde la palla. Come i bianconeri, del resto”.
Infine un parere sul tecnico bianconero
“Confesso che ogni settimana mi viene da esaltare Allegri: un tecnico che cambia formazione, uomini, atteggiamento, ma il modo di difendere resta ottimo: ok, ha preso più gol del solito, ma le partite importanti le sa leggere e risolvere. Attenzione però: l’Inter fa finta di essere inferiore, fa finta, per passarla liscia, ma in realtà è un’ottima squadra”.