Serie A, novità in arrivo
In una intervista sul Corriere dello Sport di alcuni giorni fa, Luigi De Siervo, Ad di Infront, propone una ipotesi nuova ed affascinante su un probabile nuovo modo di seguire il calcio in un prossimo futuro.
La serie A al cinema, le sale cinematografiche come grandi stadi virtuali, centinaia di tifosi che si ritrovano per seguire le loro squadre in spazi ampi e confortevoli.
L’ipotesi potrebbe fare felice innanzitutto presidenti come Cairo, De Laurentiis e Ferrero, “considerati i mondi in cui agiscono e dei quali sono primattori.”
I cinema come stadi virtuali
“Grazie alla tecnologia, potremo avete splendidi stadi virtuali che divengano teatro di autentiche feste dello sport», spiega De Siervo.
«La condizione di partenza? Che i cinema si trovino ad almeno 50 km dalla città in cui si disputa la partita, per evidenti motivi di concorrenzialità. Prezzi scontati, ambienti molto confortevoli, maxischermi davanti ai quali si ritrovino i tifosi impossibilitati a seguire fisicamente l’incontro, per via della distanza geografica o dei divieti emanati per motivi di sicurezza. A questo proposito, pensi a quanti uomini, a quanta fatica, a quanto denaro si risparmierebbe sul fronte dell’ordine pubblico».
L’ipotesi è senz’altro affascinante ma proprio sull’ordine pubblico ci pare possano nascere problemi che l’intervista non affronta.
E’ l’ordine pubblico?
Mettere in un cinema, dunque in un ambiente chiuso, centinaia di persone per seguire un partita di cartello, potrebbe portare problemi di sicurezza assai simili a quelli degli stadi.
Chi garantisce che non succedano risse? E in questo caso chi e come interviene? La tutela della sicurezza delle persone non può essere assicurata da eventuali interventi al momento in cui il pericolo esplode. Il pericolo va prevenuto, non curato.
Come sempre in Italia, il calcio impone misure dissuasorie e dunque una presenza di garanti dell’ordine pubblico nelle sale sarebbe a nostro avviso indispensabile.