Editoriale di Biasin su Libero
Fabrizio Biasin, noto giornalista, dalle colonne di Libero tramite editoriale dice la sua in merito alla giornata di serie A e alla classifica. Passando per l’Inter e per Spalletti fà un pò il riepilogo della sedicesima giornata che alla fine, ha visto sorridere l’Inter. Il pareggio dello stadium ha lasciato invariate le posizioni, con Napoli e Roma incapaci di vincere le proprie partite. In attesa del risultato della Lazio di stasera viviamo una situazione incerta. Squadre ravvicinate e che non hanno intenzione di mollare un punto.
Le parole di Biasin
“La giornata dell’Inter che «rischia di perdere imbattibilità e vetta della serie A» si trasforma in giornata delle capo-classifica che non fanno gol. Restano al palo i nerazzurri, il Napoli, la Juve, la Roma. La sentenza del primo fine settimana sotto la neve è evidente. Dopo un inizio sprint, le primissime hanno il legittimo bisogno di tirare il fiato e fare quattro calcoli. Il dato di fatto è che in attesa del match della Lazio (stasera in casa contro il Torino), la classifica rimane assai stretta e regala solo una certezza in più: a tre passi dal giro di boa i sorrisi sono tutti per Spalletti e il suo gruppo, ancora imbattuto.
“Il tecnico della capolista gioca allo «stimolo a tutti i costi », pungola i suoi col sorriso, bastona i comunicatori de «l’Inter è da quinto posto, anzi no, ora è da scudetto», risponde via Instagram ai «gufi che attendono il primo inciampo»e, insomma, si diverte a fare Mourinho. In maniera decisamente diversa, però:mentre il portoghese esasperava determinate uscite per tamponare il pressing mediatico, l’uomo di Certaldo sembra rivolgersi direttamente ai suoi, bravissimi a recepire la lezione ma ancora «inquinati»dalle scorie della passata stagione. Spalletti dice «dovete crederci» e lo pensa sul serio. Sa che per conquistare il quarto posto( obiettivo annunciato) o qualcosa di più (lo scudetto) è indispensabile uno scatto mentale che deve passare anche da un atto d’arroganza: «Se vogliamo essere i più forti dobbiamo prima di tutto convincerci di esserlo». Trattasi di filosofia spicciola, ma Spalletti oggi può permettersi anche questo”.