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Focus serie A | Finalmente l’Inter ha perso. Viva l’Inter

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1 Analisi sulla 17esisa di A2 5 Temi tecnici3 …..4 5 temi ignoranti5 …..Analisi sulla 17esisa di A

Focus serie A | Bentornati all’unica rubrica che entra a gamba tesa sul campionato stile Felipe Melo su Biglia qualche anno fa. La diciassettesima giornata di campionato ci ha lasciato davvero molti spunti. L’Inter subisce la prima sconfitta in campionato, vincono Napoli Juve e Roma, la Lazio frena in una partita strepitosa ed il Benevento…no il Benevento perde ancora.

5 Temi tecnici

1 – Il vento della rivoluzione torna a soffiare. Paradossalmente lo fa su Torino, ma la sponda è quella granta. Poco (ci) importa. Il nostro Comandante si è ripreso il comando provvisorio del campionato e ci farà sognare ancora per qualche mese, soprattutto se ritroverà il vero Mertens (Dries, datti una mossa che al Fantacalcio sto facendo schifo). Poi, come questa rubrica prevede da sempre e sempre sosterrà, la rivolta di Che Gue Sarri sarà soppressa nel sangue dalla Juventus. Sia lode, comunque, a questo Napoli: l’unica squadra che, ancora per un po’, darà fastidio alla tirannia bianconera.
2 – Il povero Diavolo cade male a Verona, sponda Hellas. Ma non è una sconfitta della squadra di Gattuso. Anzi. E’ un esempio della sua somma bontà: farà finta, ancora per un po’, di non passare alle cose formali poi, visti i faraonici investimenti, vista la sterminata lista di campionissimi, rimonterà ed arriverà al secondo posto. Se Suso, poi, vorrà tornare ad illuminarci, come l’anno scorso, allora… Il miracolo si compirà e noi tutti assisteremo all’apparizione della Trinità.

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3 – Walter Zenga non è mai stato un calciatore come gli altri, quindi non potrà mai essere un tecnico come gli altri. Dopo la fondamentale vittoria contro il Chievo, si è presentato davanti alle telecamere di Sky Sport e ha detto – più o meno – che, dopo Catania, andando dietro ai soldi, rischiava di bruciarsi la carriera. Gli uomini si riconoscono dallo stile. Non a caso “La Nord non dimentica i suoi eroi, Walter Zenga uno di noi!”.
4 – L’Inter ha perso. Viva l’Inter. Non ne potevamo più di quest’imbattibilità figlia della fortuna e nulla più. Occhio all’Udinese e occhio soprattutto al suo allenatore: lo scorso anno il Pescara di Oddo giocava un ottimo calcio, poi andò come andò. Ma il ragazzo ha stoffa e finalmente lo sta dimostrando.
5 – Il derby di Coppa Italia si giocherà il 27 dicembre. L’orario è ancora da definire. Anziché mandare in campo il campionato, come fa la Premier con il Boxing Day, l’Italia manda in onda una competizione che (quasi) conta come il due di picche quando la briscola è bastoni. Ci chiediamo ancora perché i nostri diritti televisi vengono venduti all’estero a prezzi da discount oppure iniziamo a rimuovere i responsabili?

5 temi ignoranti

6 – Lazio Atalanta. Partita strepitosa, 3 gol a testa ed un calcio bello, bello, bello. Il Papu baila tra i difensori della Lazio con eleganza e precisione, Ilicic non sbaglia un tocco. Savic dimostra di essere un top player (Lotito per lui chiederà l’equivalente del debito pubblico del Portogallo) la Lazio in generale dimostra di non mollare mai. Il calcio è strano Beppe. Petagna si mangia un gol fatto che avrebbe portato il punteggio sul 3-0 e avrebbe chiuso la partita, non accade, un minuto dopo Savic regala il colpo da biliardo per riaprire la partita. Lupo Alberto gioca talmente bene che verrebbe da chiedere perchè l’Inter , va bene che deve prendere il nome, ma fare un acquisto cosi ogni tanto no?

7 – Benevento Spal. Partita che diventa l’emblema del concetto di Truman che chiunque può diventare presidente, applicata al calcio. Vedendo i ritmi, vedendo alcune giocate credo che potremmo provare anche noi a fare almeno una mezz’ora in quel contesto. Il Benevento ci prova e và anche in vantaggio ma poi Floccari (che presumo abbia qualcosa come 87 anni) fà doppietta e regala tre punti importantissimi alla Spal.

8 – Vince il Sassuolo. Halleluja. Vince Zenga col Crotone. Halleluja. In una partita del campionato giovanile spagnolo il Las Palmas rifila 47 gol alla diretta avversaria. No, non è un errore di battitura, avete letto bene 47. Qualcuno dice che fermarsi è più disonorevole per l’avversario che continuare ok, ma 47 gol sono un infamata. La categoria sono gli allievi, dove per altro si dovrebbe insegnare disciplina e rispetto, ma tant’è. Il calcio è strano Beppe.

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9 – Juve. La Juve mangia letteralmente il Bologna. Verdi è un ottimo giocatore e prova a mettere in difficoltà Allegri ma i bianconeri hanno una cattiveria agonistica che fà paura. Contrasti, recupero palla avvengono con un intensità spettacolare. Secondo posto in classifica ad 1 punto dal Napoli e la sensazione (ahimè) che la Juve stia avviando il suo ennesimo cammino verso il tricolore.

10 – La Roma ha vinto. ok. Polemiche su polemiche per il gol con presunto tocco di mano che poi io ancora non ho ben capito se è regolare o no. Quello che mi stupisce della Roma è la difficoltà di fare gol. 28 gol in campionato che rispetto alla mole di gioco creato è un numero imbarazzante. Di Francesco questa squadra la fà girare alla grande, poi però all’atto della finalizzazione c’è sempre qualche intoppo. Dzeko, che aveva iniziato in modo super, sta rivendendo qualche fantasma di due stagioni fà, con alcuni gol sbagliati in maniera clamorosa. Magari sbaglio ma l’inserimento, forzato, di Schick dopo un assenza corposa sta creando quache intoppo.

10 bis – Ranocchia sarà padre. Un girino, come lo ha chiamato lui, in arrivo a casa di Andrea. Auguri Frog.

Matteo Gardelli & Marco Ciogli