Indice dei contenuti
1 Icardi, la furia di due anni fa2 Icardi e la Nord: due leader3 Insieme per scrivere il futuro dell’Inter4 Remare dalla stessa parteIcardi, la furia di due anni fa
Quelle immagini del 1 febbraio 2015 molti interisti le hanno ancora negli occhi. Icardi e Guarin sotto la curva a Sassuolo, dopo tre sberle rimediate in campo, a condurre una gazzarra feroce con i tifosi furibondi per la prestazione della squadra. Tempi lontani, ma ancora troppo vicini per essere dimenticati. Non è più quel tempo e non c’è più tempo per mettere la parola fine a tutto quello che scaturì da quel maledetto pomeriggio. Icardi e la Curva Nord sono gran parte dell’Inter di oggi. Non solo loro certo, nei rispettivi ambiti ma soprattutto loro. Giocatori e tifosi sono due delle tre gambe su cui l’Inter si sta rialzando dopo anni di smarrimento. La terza gamba, la società, assiste dall’alto.
Icardi e la Nord: due leader
Maurito e la Nord dicevamo. Icardi in campo, la Nord sugli spalti, sono come due leader impegnati in passaggio decisivo per le sorti del mondo interista. Un armageddon in cui nessuno può permettersi di rivendicare niente del passato, perché quel passato non c’è più, o meglio deve restare nella mente di tutti quale monito per evitare che niente di simile si ripeta. Esiste l’oggi ed esiste il futuro. L’oggi ci dice che l’Inter sabato va a Reggio Emilia a giocarsi la possibilità di restare nel locomotore di questo Frecciarossa condotto insieme a Juventus, Roma e Napoli. Scivolare nelle carrozze retrostanti sarebbe un suicidio, specialmente mentre si giocherà il big match Juve Roma e una settimana prima di ricevere la Lazio a San Siro.
Insieme per scrivere il futuro dell’Inter
Il futuro ha un nome solo: Champions League, quella che è stata casa nostra da sempre e che ci vede sfrattati ormai da troppo tempo. Icardi e la Nord sono i simboli più importanti dell’Inter di questo tempo e insieme possono scriverne il futuro. Per questo ogni fraintendimento deve cadere, ogni sospetto deve essere sotterrato, ogni incomprensione superata.
I veri leader, non quelli farlocchi che la storia ci ha propinato a piene mani, si riconoscono perché nei momenti più importanti lasciano un passo indietro i loro destini personali per privilegiare quelli delle loro comunità. E lo fanno nella consapevolezza che il loro prestigio ed il loro coraggio daranno la scossa alla gente che saranno pronti a condividerne le scelte. Da Mauro e dalla Nord i tifosi si aspettano questo.
Remare dalla stessa parte
Giunti a questo punto della stagione e date le condizioni, l’Inter non può più permettersi che il capitano e la Nord siano su piani che non collimano, che non dialogano tra di loro. C’è bisogno di unità, c’è bisogno che tutti remino dalla stessa parte. #Senzatregua o vale per tutti allo stesso modo o rischia di restare un semplice slogan.