(CdS) Altro stop dalla Cina, niente investimenti a gennaio per Suning

Suning non potrà investire nell’Inter, il Governo cinese ferma di nuovo gli investimenti

Il Governo cinese continua la propria battaglia contro gli investimenti improduttivi, come il calcio, e chiude il rubinetto a tutti: anche Suning

In Cina continua la “guerra” agli investimenti nei club calcistici esteri. Dopo la lista nera di qualche mese fa arriva lo stop definitivo agli investimenti nel calcio. La Commissione sulle riforme (Ndrc), il ministero del Commercio, la Banca del Popolo e altri sei dipartimenti hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta sulle «Norme che regolano gli investimenti finanziari delle imprese private all’estero». Il testo è piuttosto netto. «Le imprese private non possono acquistare valuta estera, trasferire valori e procedere ad attività di riciclaggio attraverso investimenti fittizi.». Nel comunicato non viene citato il nome di Suning, ne’ quello di Yonhong Li ne’ tantomeno quello di Jiang Lizhang che possiede il 60% del Parma. L’interpretazione è stata data dal magazine sportivo cinese Titan che, riportando la notizia, intitola «Se Suning è un vero patriota ora si ritiri dall’Inter».

La presa di posizione del presidente

Da Pechino, al termine della conferenza economica annuale presieduta da Xi Jinping, è stata presa una posizione molto dura. E anche qui, con un comunicato, si sottolinea che tra le priorità dei prossimi tre anni ci sarà il controllo del rischio finanziario, vale a dire dell’indebitamento. La situazione di Jindong Zhang è complicata: uomo vicino alle istituzioni non può non obbedire ai diktat del partito. A gennaio sarà impossibile poter investire e anche a giugno la via più probabile sembra essere quella dell’autofinanziamento. Partendo dai cinquanta milioni della qualificazione alla prossima Champions League.