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(CdS) Christian Brocchi “Inter: Ramires è grande, fa la differenza”

Indice dei contenuti

1 Christian Brocchi, vice di Capello al Jiangsu, racconta l’altra squadra di Suning2 Brocchi, iniziamo da Ramires. Che tipo di calciatore è il brasiliano?3 Sa che Spalletti lo vorrebbe per la sua Inter?4 Cosa pensa del lavoro di Spalletti finora?5 L’ambizione di Jindong Zhang è chiara: vincere.6 Se potesse tornare indietro, direbbe ancora di sì a Suning?7 Com’è l’impero di Suning visto da dentro?Christian Brocchi, vice di Capello al Jiangsu, racconta l’altra squadra di Suning

Dopo l’esperienza di sei mesi al Milan Christian Brocchi è stato appiedato e ha trovato “fortuna” al fianco di Fabio Capello allo Jiangsu di Suning

Per un giovane allenatore alle prime esperienze poter essere al fianco di uno dei più grandi allenatori della storia italiana è, certamente, un’opportunità gigantesca. Da Capello si spera che Brocchi possa imparare tanto per poi tornare in Europa e dimostrare le proprie qualità. Nel frattempo, l’ex allenatore del Milan, racconta la realtà dello Jiangsu sul Corriere dello Sport

Brocchi, iniziamo da Ramires. Che tipo di calciatore è il brasiliano?

“Un grande giocatore perché ha tutto: grandi doti atletiche, tempo degli inserimenti oltre a qualità tecniche notevoli. E’ solare e positivo. Nello spogliatoio porta grande voglia di vincere e il peso della sua esperienza.”

Sa che Spalletti lo vorrebbe per la sua Inter?

“Anche a noi serve molto Ramires perché è uno che fa la differenza.”

Cosa pensa del lavoro di Spalletti finora?

“I risultati che sta ottenendo sono sotto gli occhi di tutti. Non mi ha mai allenato, ma lo conosco dai tempi in cui sono stato a Firenze. E’ un tecnico che ti sta sempre vicino e che ti fa stare sempre sereno perché quando hai bisogno lui c’è sempre e ci mette sempre la faccia per proteggere la squadra. Se lo segui, i risultati arrivano.”

L’ambizione di Jindong Zhang è chiara: vincere.

“Su questo nessun dubbio: lui nel mondo del calcio vuole primeggiare. Ha obiettivi grandi, una cultura del lavoro importante e pensa che attraverso questa le sue squadre raggiungeranno risultati prestigiosi.”

Se potesse tornare indietro, direbbe ancora di sì a Suning?

“Certo perché sto vivendo una bella esperienza. Lavorare all’estero ti allarga gli orizzonti e ti fa crescere. Professionalmente e umanamente.”

Com’è l’impero di Suning visto da dentro?

“Un qualcosa che da distanza si fatica a capire. Sono organizzatissimi, hanno mezzi e conoscenze. Nei prossimi anni otterranno grandi risultati anche perché stanno importando il know how dell’Inter e quello di un allenatore del valore di Capello.”