Sassuolo Inter | Dove eravamo rimasti? Attenzione a Iachini

Analisi della partita con il Sassuolo

Sassuolo Inter | Dove eravamo rimasti? avrebbe detto il grande Enzo Tortora. Una settimana fà l’Inter perdeva in casa con l’Udinese. Il Sassuolo invece, batteva al Marassi la Sampdoria. Eravamo rimasti con l’Inter che ha messo in pratica la veridicità della legge di Murphy: Se una cosa può andare storta lo farà. In effetti contro i bianconeri, friulani, l’Inter ha pagato dazio, in modo anche troppo pesante rispetto al primo tempo giocato. Il Sassuolo invece, sbagliando l’ennesimo rigore, ha portato via tre punti in casa della Samp, cosa non proprio semplice in questo campionato.

Dove eravamo rimasti?

Eravamo rimasti ad inizio stagione, Di Francesco lasciava l’amata panchina neroverde per cercare fortuna in capitale, sponda giallorossa. Squinzi affida la panchina a Cristian Bucchi, ottimo allenatore della serie cadetta in cui, con il suo Perugia si era guadagnato un ottimo 4 posto alle spalle del treno inafferabile delle prime 3. Il sassuolo, orfano di Defrel e Pellegrini che hanno seguito il mentore a Roma si apprestava ad iniziare il campionato con un rosa di tutto rispetto, non consapevole che ad oggi, sarebbe stata orfana anche di Berardi. L’Inizio di campionato ha del disastroso, con la prima vittoria che arriva solo dopo 5 giornate ed anche con la consapevolezza, gettando uno sguarda a Roma, che in effetti Di Francesco, per quella squadra, era molto più che un culo su una panchina.

Il Sassuolo si trascina con risultati claudicanti fino al 27 novembre dove c’è l’esonero di Bucchi e la panchina viene affidata a Iachini. Beppe alla prima ripresa và giù, 3 diretti dai viola di Pioli, poi però riorganizza le idee e porta a casa 3 punti contro il Crotone. Dopo Crotone la Samp, fuori casa, ed altri tre punti. La sconfitta con l’Atalanta in coppa di mezzo, ma gli uomini di Beppe danno battaglia a Papu e Co, e adesso l’Inter.

L’avversario peggiore dopo una sconfitta

Dove eravamo rimasti con l’Inter? con i nerazzurri eravamo rimasti alla prima sconfitta stagionale, arrivata anche in modo brutto. Ora, Spalletti, Icardi e tutti devono rialzare la testa e dimostrare di che pasta questa Inter è fatta. Davanti c’è il Sassuolo, poi il Milan in coppa e si chiude l’anno in bellezza con la Lazio. Il Sassuolo delle tre di certo è quella che fà meno paura, eppure l’impressione è che sia proprio l’avversario peggiore da incontrare. Lo è perchè l’Inter, condiderando anche la partita con il Pordenone può aver visto vacillare qualche certezza. Davanti c’è una squadra a cui bisogna portare rispetto. Iachini è un “Catenacciaro” tanto per omaggiare Gianni Brera, è uno che magari non fà giocare bene la sua squadra, ma di certo fà giocare male l’avversario. L’Inter si ritrova di fronte, dopo la prima sconfitta subita, una squadra che si chiude e riparte. E’ il tipo di gioco che generalmente, in questo campionato, ha messo in difficoltà i nerazzuri.

L’Inter ha dimostrato di giocare molto bene quando davanti ha una squadra che attacca e che gioca, quando davanti c’è una squadra chiusa e fisica ha dimostrato di fare una gran fatica a creare occasioni da gol. Per questo, il Sassuolo è un avversario che merita la massima concentrazione, perchè l’Inter ora deve dimostrare che la partita contro l’Udinese è stata solo un incidente di percorso, e per farlo deve battere questo Sassuolo, un Sassuolo rigenerato, entusiasta e che ora, per come gioca e come combatte, potrebbe essere l’avversario peggiore da incontrare dopo la prima sconfitta.