Spalletti in conferenza: “Nessuno mi ha chiesto di essere ceduto. Su Joao Mario e le limitazioni del governo cinese dico…”

Vigilia di Sassuolo-Inter, le parole di Spalletti in conferenza stampa

Dopo il primo ko stagionale, l’Inter tornerà in campo domani a Reggio Emilia per affrontare il Sassuolo. Dalla sala stampa del Suning Training Centre, ecco le parole in conferenza di Luciano Spalletti.

Quanto è importante reagire subito dopo il ko?
“Fondamentale. Reagiamo continuando a fare quello che abbiamo sempre fatto da luglio. Reagiamo dall’estate a ciò che è successo precedentemente. Siamo nella rotta giusta che cercavamo. E’ tutto sotto controllo. E’ chiaro che non vorremmo perdere mai, ma anche con l’Udinese la squadra ha mostrato identità”.

C’è un ritardo di qualcuno a livello di ricambi?
“Alcuni calciatori non hanno avuto tantissime possibilità, ma poi qui sul campo vedo la voglia di migliorarsi in tutti i miei calciatori. Ho completa fiducia in tutti loro. Difficile trovarne qualcuno di cui posso farne a meno perché non è a livello degli altri. E c’è fiducia anche tra di loro, lavorando in maniera corretta”.

Esiste ancora un gap a livello di rosa con le prime tre della classifica? Servirebbe qualcosa per restare lassù fino in fondo?
“Ragionare in questa maniera per me non ha alcuna utilità a livello personale. Come lo dico ai miei che non ho fiducia in loro? Come rientro poi nello spogliatoio? Chiaro che se parliamo di mercato, se ci sarà la possibilità, Sabatini e Ausilio faranno gol come Icardi e Perisic. Ma bisogna capire quelle che saranno le possibilità, i programmi. Qui nessuno si tira indietro”.

Qualcuno ha chiesto di andare via a gennaio?
“A me direttamente, no. Per ora, no. Quando avverrà, si prenderà in considerazione. Io preferisco avere a che fare con chi punta a giocare, a imporsi, e non con chi vuole andare via. Il dialogo diventa parziale. Per esempio Perisic: lui in estate aveva dei motivi corretti, per cui se ne parla. Ma se uno vuole giocare di più… Le presenze non fanno classifica, a me interessa quello. Siamo l’Inter, squadra di ambizione: sentire tutti questi discorsi, rispetto ad altre squadre, c’è differenza”.

Dopo le parole di Sabatini su Joao Mario, qual è stata la gestione del portoghese in settimana? Potrebbe giocare vista l’assenza di Vecino?
“A me, in questa direzione, non ha detto nulla né Sabatini né Joao Mario. Per me Joao è un calciatore forte dell’Inter e se mi confermerà di aver ripreso un po’ di condizione è chiaro che lo posso usare. Lui è uno di quelli che ci dà le soluzioni per vincere le partite”.

Il documento sul bond parla della contrazione degli investimenti. La situazione peggiorerà per il club?
“Qualcosa è cambiato, siamo partiti con delle previsioni e possibilità diverse e abbiamo dovuto sterzare. Non ci si può tirare indietro ai primi problemi. So che ci sono delle regole che impongono limiti e che la società può continuare a fare il proprio lavoro. Non ci saranno dei budget importanti per investire, quindi si sta attenti nel fare al meglio la nostra professione ed esibire il massimo delle competenze. Ausilio e Sabatini sono bravi a farsi capitare quella palla al balzo per tirarla dentro”.