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Repubblica: “Inter autosufficiente, ora vada per il mondo, sola, leggera…”

Repubblica, l’Inter procede a passi allineati

Il noto quotidiano, Repubblica, fa un punto della situazione economica e finanziaria dell’Inter, spiegando il progetto di Suning.

Come si evince dal pezzo di Repubblica, Suning sta fungendo da “genitore” per l’Inter, che a piccoli passi sta crescendo, imparando a camminare da sola, in modo da affrontare le difficolta del Mondo. E’ un progetto molto ampio, non è possibile che si realizzi nel giro di pochi mesi, ma è molto ambizioso e punta a rendere l’Inter una potenza del calcio. Con l’emissione del bond, l’Inter si svincola anche dalle restrizioni del governo cinese, diventando, in parte, autosufficiente. Suning ha progetti importanti, come la costruzione del nuovo impianto sportivo. Non è sempre necessario investire su giocatori, è molto importante anche il contesto. La costruzione di un nuovo stadio, di proprietà, amplierebbe notevolmente gli incassi, facendo crescere le casse del club. Per quanto riguarda il mercato di gennaio, la società è in attesa del colpo giusto, in caso di uscite, ad esempio Joao Mario, si potrebbe pensare ad un acquisto. Altrimenti le opzioni più probabili sono Alex Texeira e Ramires, dallo Jiangsu Suning.

“E adesso l’Inter vada per il mondo, sola, leggera, libera, forse un po’ smarrita, ma autosufficiente nelle casse, quindi anche sul prato. Non è più abbracciata a Suning, non può succhiarne linfa e risorse come si faceva un tempo coi vecchi proprietari di club, ma deve bastarsi da sé. E da sé, a cominciare con oggi contro il Sassuolo, inizio di un trittico che sarà pesantuccio e rivelatore, dovrà guadagnarsi quel ritorno nell’Europa nobile che è la meta dichiarata, ribadita dal figlio del padrone, Zhang Steven, alla cena di Natale: «Il nostro obiettivo è tornare in Champions». Anche da quarti, o da terzi, va bene tutto, non è necessario lottare per lo scudetto, basta tornare nell’élite, questo chiede Suning, che con tipica mentalità orientale non vuole procedere a balzi e a strappi, ma a passi allineati. In questa ottica, nelle ultime settimane si è compiuto un passaggio decisivo negli assetti finanziari del club, che com’è noto dalla scorsa estate ha sofferto enormemente gli effetti delle politiche del governo di Pechino sugli investimenti all’estero delle aziende. Ebbene, mentre in questi mesi l’Inter ha faticato persino ad avere il denaro dagli stessi sponsor cinesi a causa delle medesime restrizioni (è in credito di oltre 37 mln), con l’operazione dei bond il club diventerà autosufficiente rispetto alla proprietà di Nanchino, e non è detto sia una brutta notizia visto quanto è legata Suning (troppo, dal nostro punto di vista; in modo normale, secondo il loro) ai diktat statali: con l’immissione sul mercato dei bond l’Inter ha avuto un’infusione di cassa di 82 mln, con cui farà fronte alle spese correnti, e le è stata aperta anche una linea di credito di 50 mln per le varie emergenze, ad esempio come paracadute in caso di mancata qualificazione alla prossima Champions. Gli 82 mln dunque non saranno spesi per il mercato di gennaio, come ormai ha appreso Spalletti dai plenipotenziari cinesi: loro ritengono che la squadra così com’è, e senza coppe internazionali da giocare possa raggiungere almeno il 4° posto, grazie anche al valore aggiunto dato da Spalletti. A gennaio margini ristretti dunque, per ora si lavora sulle ipotesi di Alex Teixeira e Ramires che giocano nel club cugino dello Jiangsu, e Pastore o Mkhitaryan in prestito ma solo se uscisse Joao Mario”.

Fonte: Repubblica