Sassuolo Inter | La sconfitta dei nerazzurri e quell’incubo che sta prendendo corpo

Analisi di Sassuolo Inter

Sassuolo Inter | L’Inter perde anche a Sassuolo e ora, complice la partita in meno della Lazio, sarebbe teoricamente fuori dalla zona Champions. Non è il momento di lasciarsi andare, ma di fare gruppo perché, ammettiamolo, in molti temono un “Mancini bis” del 2015/2016: grande partenza poi, fra dicembre e gennaio, l’inizio di un crollo che portò la squadra all’Europa League.

La trasferta di Reggio Emilia ha confermato quanto, già dal primo settembre, era facilmente intuibile: la stagione sarà dura se, a gennaio, non si interverrà intelligentemente sul mercato. Evitando di perderci nel labirinto del fair play finanziario e dei “diktat” cinesi, evidenziamo piuttosto che questa squadra ha un “vuoto” nel ruolo di trequartista: Joao Mario è oramai ai margini del progetto di Spalletti mentre Brozovic, a causa della sua discontinuità, non sta garantendo il giusto apporto. Ed è proprio questa mancanza che in partite complicate, come quelle contro Udinese e Sassuolo, a rallentare l’Inter. Poi, certo, ci sarebbe da discutere della “coperta corta”, ma l’Inter ha un solo obiettivo: il quarto posto in campionato, quindi avrà pochissime occasioni in cui ci saranno partite ravvicinate. La sfavillante partenza di stagione aveva (ingiustificatamente) fatto illudere l’ambiente, Udinese e Sassuolo hanno riportato tutti alla realtà.

Lo Spartiacque

La Juventus è stata lo spartiacque: annullando il gioco sulle fasce, ha annullato l’Inter e ha altresì spiegato alle altre squadre come arginare il gioco di Spalletti. Il correttivo da apportare, come dicevamo, è proprio quello del trequartista. Perché nel secondo tempo di quest’oggi, la squadra ha corso, ha creato e Icardi ha pure sbagliato un calcio di rigore. La reazione quindi c’è stata. Ed è stata pure positiva. Però non è arrivato il jolly, non è arrivata la giocata uno contro uno che ha cambiato le sorti della sfida. Peccato.

Mercoledì sera c’è il derby di Coppa Italia contro il Milan: la “coperta corta” potrebbe creare altri problemi ma, come detto all’inizio, non è il momento di fare drammi bensì di blindare il gruppo. In attesa che Walter Sabatini tiri fuori dal cilindro… “il magro” che, in quella meravigliosa sinfonia che è il castellano, si dice “el flaco”. A buon intenditor…