Lucescu parla dell’Inter “Non avrei dovuto accettare quello che faceva Ronaldo”
Lucescu parla del suo periodo all’Inter e del Fenomeno
Lucescu è un allenatore che all’Inter avrebbe potuto dare tanto ma, sfortunatamente, non è mai riuscito. Una sola stagione in nerazzurro e poi l’addio. L’eroe di Donetsk, dove in 12 anni ha portato sia giocatori che risorse economiche per non dimenticarsi il blasone europeo di cui oggi gode lo Shaktar.
Il cuore è in Italia, da molto tempo. Il CT della Turchia Lucescu decide di parlare dell’Inter del passato nella quale allenava. L’amore per Moratti e per i giocatori anche se uno in particolare non era sempre un esempio da seguire.
Le parole di Lucescu
“Il presidente mi ha sempre detto che io sono stato l’unico a capire Roberto Baggio e che ero il suo allenatore preferito. Feci un passo indietro: Moratti non mi esonerò ero a New York e parlammo per telefono, gli comunicai la mia decisione. L’Inter allora prese Hodgson fino a che non è arrivato Lippi. Moratti aveva il fascino dei numeri 10, a tal punto da averno quattro in squadra. Era molto difficile farli giocare tutti insieme, impossibile. Credo di essere stato scottato dalla personalità e dalla popolarità dei giocatori che allenavo.”
Su Ronaldo
“Non avrei dovuto accettare quello che faceva Ronaldo: rimaneva sveglio fino a tardi e lo sapevano tutti, ma nessun faceva niente. Aveva una relazione speciale con il presidente, che lo ammirava molto. Per questo me ne andai. Quando abbiamo giocato in Champions League contro il Manchester United, ho tolto Ronaldo per mettere Ventola: voleva giocare ma non si allenava. A quel punto lui è andato diretto negli spogliatoi e poi in aeroporto per andare in Brasile: gli uomini della società mi hanno detto che il presidente glielo permetteva perché aveva la madre malata. Poi durante il Carnevale era tornato ancora a Rio. Era comunque un piacere vederlo giocare, un piacere assoluto.”