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Valencia, Marcelino: “Kondogbia tra i top 5 nel suo ruolo, su Cancelo…”

Marcelino ha parlato di Kondogbia e Cancelo

L’allenatore del Valencia, Marcelino, ha parlato dell’ex nerazzurro Kondogbia e del possibile ritorno del terzino Joao Cancelo.

Sul mercato

“Non dobbiamo andare sul mercato tanto per farlo. Normalmente questo è ciò che fanno le squadre che ne hanno bisogno ma noi no. Siamo in una situazione migliore di quanto ci aspettassimo, abbiamo un grande valore umano e professionale. Si può considerare la rosa corta in alcuni ruoli. È meglio avere una rosa corta con questi valori piuttosto che una rosa larga e dai valori altalenanti. Se  ho chiamato qualcuno per venire a gennaio? No, nessuno. Non abbiamo alcuna trattativa avanzata perché non abbiamo preso nessuna decisione in merito a qualcuno da prendere. Credo che le possibilità in questo mercato siano scarsissime. Champions? Ad agosto sembrava un sogno irrealizzabile, ora è un sogno più possibile vista la classifica”.

Non viene specificato il nome di Cancelo, ma si legge tra le righe che il diretto interessato sia proprio il portoghese, dato che si sono susseguite molte voci sul suo possibile ritorno. Il tecnico degli spagnoli dunque smentisce ogni possibile trattativa sul possibile ritorno del terzino. Spalletti lo ha elogiato, ritenendolo un giocatore fantastico e schierandolo in campo, dandogli fiducia, con il Sassuolo. Sembrerebbe dunque essersi chiusa la pista che riporterebbe a gennaio l’esterno difensivo nerazzurro.

Su Parejo e Kondogbia

“I due stanno per me nei cinque migliori mediani della Liga. Ovvio comunque che a gennaio non giocheranno sempre. Quando arriveremo al 20, non avranno lo stesso rendimento perché il livello di stanchezza fisica e mentale lascia presupporre un calo nel rendimento”.

Kondogbia prosegue il suo momento di forma, ha trovato l’ambiente giusto, soprattutto il campionato più adatto a lui. Il pressing a centrocampo, nella Liga, è molto meno sostenuto rispetto alla Serie A, ciò consente al francese di giocare con più tranquillità. In Italia pagava  i troppi tocchi di palla, molteplici i palloni persi. Le qualità il ragazzo ex Monaco, le ha sempre avute, probabilmente il campionato italiano non sarà la sua dimora, per stile di gioco.

Fonte: Marca