La crisi dell’Inter è iniziata, ci deve pensare Luciano Spalletti
Contro l’Udinese era un incidente di percorso, comprensibile visti i 120′ + recupero contro il Pordenone, contro il Sassuolo uno scivolone che in una stagione ci può stare. La sconfitta di ieri sera, però, non ha più scusanti. L’Inter di Luciano Spalletti non è più quella dei primi mesi.
Il Natale porta bene al Milan: vittoria contro la Juve in supercoppa l’anno scorso e vittoria con l’Inter ieri. Porta malissimo, invece, all’Inter che inizia a sentire sul collo il fiato del fantasma dei natali passati. A furia di invocare il mitologico crollo di metà stagione è, infine, arrivato. Il crollo di quest’Inter, a differenza di quella di Mancini, non è solo nei risultati ma anche nel gioco e nella testa. L’inizio di stagione era stato caratterizzato da un brutto gioco ed una difesa solidissima, il gioco ha subito dei miglioramenti nel corso del tempo ma ora è tornato stagnante e la difesa non più un muro invalicabile. Sono, infatti, cinque i gol subiti nelle ultime tre gare a fronte di nessuno segnato.
Come può intervenire Spalletti
Gli uomini sono contati e il modulo non è cambiabile quindi, l’unica soluzione che può arrivare a Spalletti è di cambiare le carte in tavola e iniziare a non temere il “peso” di un giocatore: il Perisic di quest’ultimo mese merita la panchina “punitiva” tanto quanto l’ha meritata Dybala alla Juve. Contro la Lazio sabato ci sarà l’ultima gara del 2017 e non sarà il risultato la parte più importante bensì la reazione dell’Inter. Una partita come quella contro la Lazio la si può anche perdere ma l’atteggiamento deve essere diverso, altrimenti si stanno solo mettendo le dita a coprire le perdite d’acqua di un sottomarino…