(GdS) Le parole di Beppe Bergomi “Il calo c’è ma ora è da gestire”
Indice dei contenuti
1 Interviene sulla Gazzetta lo Zio Beppe Bergomi2 E’ un momento critico per l’Inter?3 Che cause si possono dare a questo calo?4 Cosa deve fare l’Inter fino alla sosta?5 Può risolvere questa situazione Luciano Spalletti?Interviene sulla Gazzetta lo Zio Beppe Bergomi
Nonostante le cinque gare senza vittoria e le tre sconfitte consecutive lo Zio Beppe Bergomi non si abbatte. Conosce le potenzialità della squadra e la forza della dirigenza, oltre la grande intelligenza di Spalletti. La flessione del mese di dicembre è accettabile ma anche lui sa che bisogna saperla gestire
Storica bandiera dell’Inter, lo Zio, ha preso la penna in mano e ha scritto per la Gazzetta quello che lui pensa di questo momento no della sua Inter. I problemi ci sono, ma si possono risolvere anche senza aiuti dal mercato: nonostante il mercato sarà fondamentale per capire le ambizioni di questa Inter. Lazio e Fiorentina poi la pausa per affrontare la Roma: il momento più duro della stagione in contemporanea con il momento clou
E’ un momento critico per l’Inter?
“Nonostante l’Inter non vinca da cinque gare consecutive, non vedo una particolare criticità intorno alla squadra. Lo dico perché conosco le dinamiche del club e noto chiaramente che tutte le componenti stanno remando dalla stessa parte. La catena funziona, a partire dai dirigenti passando allo staff tecnico per finire con i giocatori. Questa squadra è la stessa che aveva fatto benissimo fino al 9 dicembre pareggiando in casa della Juventus, ma non si possono cancellare con la gomma i problemi che avevamo visto emergere fino a pochi mesi fa, nella stagione precedente.”
Che cause si possono dare a questo calo?
“Sono convinto che l’Inter stia attraversando una crisi di risultati, ma non di prestazioni. È giusto ricordare il primo tempo contro l’Udinese, la partita di Reggio Emilia contro il Sassuolo fino al rigore sbagliato che ha cambiato l’inerzia e anche una parte della gara di Coppa Italia contro il Milan. Nell’arco di una stagione i cali di forma ci stanno: sono sempre esistiti e sempre esisteranno. In questo caso il calo sta riguardando i giocatori più qualitativi della rosa come Icardi, Perisic, Candreva e Borja Valero. E con questo abbassamento di rendimento l’Inter perde l’imprevedibilità.”
Cosa deve fare l’Inter fino alla sosta?
“E’ giunto il momento di giocare con intelligenza ottenendo il massimo da un periodo di calo. Può sembrare un obiettivo riduttivo, però sono onesto nel dire che contro la Lazio sarei felice di non perdere. Prendiamo l’esempio della Juventus di Massimiliano Allegri. Conoscendo i momenti delicati della sua squadra, è capitato che iniziasse le partite con l’obiettivo di non perdere. Poi alla fine magari ha vinto per una serie di fattori, anche individuali. L’Inter secondo me deve ragionare così in questo periodo che porta alla sosta. Non perdere contro la Lazio domani vorrebbe dire chiudere il girone d’andata in linea con i programmi originari. Anche perché la squadra di Simone Inzaghi è forte, lo dico da due anni. Ha fisicità in difesa, ha abilità di inserimento con i centrocampisti, possiede un giocatore come Milinkovic-Savic che domina le partite. La Lazio costruisce le sue prestazioni appoggiandosi all’avversario e l’Inter per questo dovrà anche essere capace di aspettare, di abbassarsi dietro la linea della palla.”
Può risolvere questa situazione Luciano Spalletti?
“Luciano Spalletti è un uomo e un allenatore intelligente. Sa benissimo come gira il calcio. Sa che in questo momento non è più sufficiente avere 10-15 minuti di qualità dai suoi uomini principali per vincere le partite. La brillantezza e gli strappi di inizio stagione sono per adesso accantonati. L’Inter di adesso deve raccogliere ciò che di buono riesce a produrre nei limiti di un periodo non luccicante.”