Spalletti: parole come una scossa, “doping psicologico” in vista della Lazio
Spalletti parla alla squadra
Tutta la conferenza stampa odierna di Spalletti, più che a presentare le insidie della gara con la Lazio, pare indirizzata ai suoi giocatori. Messaggi chiari, inequivocabili, lanciati da un mister arrabbiato per i risultati e di certo deluso dall’atteggiamento di qualcuno. “Se ho da dire qualcosa a qualcuno glielo vado a dire e ora non ho avuto da dire niente a nessuno. Li vedo demoralizzati e dispiaciuti per quello che è successo. Bisogna stare con loro e fargli vedere che sono dei calciatori forti che sono arri-vati a giocare in una squadra forte con i meriti avuti. Con questa maglia devi saper reagire, non puoi scansarti. Stamattina facevamo l’esempio delle macchine a scontro, hai voglia a ripararti da tutti, se non vai addosso a qualcuno tu la tranvata inaspettata te la prendi, devi essere tu a prendere la mira e a darla la tranvata…”
Se ti nascondi ti prendono per il c**o
“Fai il calciatore dell’Inter e ti nascondi? Non ci venire all’Inter, qui siamo noi ad andare addosso agli altri. Sperando che gli altri non facciano, o sperando che vada bene non si fa nulla. Non ci si può nascondere, ti vengono addosso, ti sco-prono e ti prendono per il culo se ti nascondi. Bisogna reggere le botte e ridarle. O siamo giocatori da Inter oppure se non ci sappiamo stare bisogna andare altrove”. Di solito i panni sporchi si lavano in casa, è una regola che domina tutti gli spogliatoi. Se Spalletti sente il bisogno di parlare così chiaramente di fronte ai microfoni c’è da augurarsi che lo faccia solo per produrre una sorta di scarica elettrica nei giocatori. Una iniezione di “doping psicologico” da utilizzare nei 90 minuti di domani con la Lazio.