Home » Focus Inter | Serve un Top Player, inutile girarci intorno

Focus Inter | Serve un Top Player, inutile girarci intorno

Analisi del 2017 nerazzurro

Focus Inter | Dov’eravamo rimasti?”, si sarebbe chiesto il tanto rimpianto quanto immortale Enzo Tortora. Alle 23 del 31 agosto, quando chiuse i battenti il calciomercato. Eravamo rimasti con molti rimpianti e altrettanti dubbi: la mancanza di un trequartista, i pochi cambi veramente all’altezza per Luciano Spalletti. Ebbene: quattro mesi e mezzo campionato più tardi siamo ancora lì, purtroppo. L’Inter non è squadra all’altezza di Juve, Napoli e Roma (in rigoroso ordine di come finirà a maggio, ndr) nonostante non abbia perso con nessuna delle tre. Purtroppo una singola partita non fa un campionato, ma la costanza: ultimamente merce rara in casa neroazzurra. Quindi, allo stato attuale, l’Inter deve anche sperare che l’Europa League tolga energie alla Lazio vista, questa sera, a San Siro. Una squadra compatta, che concede poco e che può far la differenza da un momento all’altro.

Chi serve

“Dov’eravamo rimasti?” dicevamo… Alla mancanza di un vero trequartista, alla mancanza di un vice-Icardi e di un altro difensore centrale. Spalletti, fino ad ora, ha provato a fare le nozze con i natalizi fichi secchi, ma né Borja, né Vecino, né Brozovic, né Joao Mario sono stati in grado di ricoprire un ruolo che, come pochi, è decisivo nel calcio. Francamente non sappiamo chi sarà il trequartista, c’è chi dice Pastore, ma l’importante è che sia un giocatore “funzionale” e non uno preso tanto per “prendere”. Poi manca una valida alternativa a Icardi. In un periodo “no”, che qualsiasi giocatore può attraversare, è necessario avere un “asso nella manica”. Gattuso ha vinto il derby buttando dentro Cutrone, l’Inter avrebbe il suo “gioiellino”, Pinamonti, ma probabilmente (e giustamente) Spalletti non lo vuole bruciare. Quindi è necessario trovare un giocatore che possa trovare ciò che Eder non riesce a garantire: i gol. Infine manca una valida alternativa in difesa: vogliamo bene a “Frog”, così come apprezziamo gli sforzi di Santon e D’Ambrosio, ma serve un altro giocatore che si avvicini allo Skriniar di inizio stagione (questo è un fenomeno).

Siccome chi scrive fa il giornalista e non il direttore sportivo, non è mia intenzione dare consigli a Walter Sabatini. Anzi. L’unica cosa che l’interista dovrebbe fare, per i prossimi 31 giorni, è fidarsi di Sabatini come da piccoli, quando imparavamo ad andare in bicicletta, ci fidavamo del papà. Solo lui infatti può farci… cambiare marcia.

Buon anno a tutti. E forza Inter.


Matteo Gardelli