Spalletti docet: basta lamenti, chi non è contento porti la grana…la porta è aperta
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1 Spalletti, messaggi per tutti2 I nomi? sempre gli stessi3 Gioca solo chi sputa l’anima4 Il Franchi primo testSpalletti, messaggi per tutti
Spalletti ha parlato chiaro in questi giorni, grossi arrivi dal mercato non ce ne saranno, le soluzioni per uscire dal momento di black out e riprendere la corsa verso il quarto posto dovranno essere trovare all’interno del gruppo.
E a chi si lamenta perché gioca poco o vorrebbe cambiare aria, il mister ha ricordato che per chi è sotto contratto decide la società. Poche parole ma estremamente chiare. Due messaggi rivolti alla squadra. Il primo per esaltarne l’orgoglio e la consapevolezza. Quello che è stato fatto fino ad un mese fa non è casuale, non è un incidente di percorso. Le risorse ci sono per giocarsela fino alla fine con Roma e Lazio, visto in questo momento Napoli e Juventus appaiono davvero fuori tiro. Il secondo per chiarire fin da subito, fin dal primo giorno di mercato, l’indirizzo suo e della società. Chi ha mal di pancia se lo faccia passare. Si resta alla Pinetina finchè il mercato non offre una possibilità appetitosa o fino a quando gli agenti del malpancisti non portano ipotesi alternative concrete. Tutto il resto è noia.
I nomi? sempre gli stessi
Destinatari dei messaggi? Il primo sembra generalizzato per tutta la squadra, Spalletti ha difeso i suoi ragazzi fin dal ritiro di Riscone, non li ha esaltati quando le cose andavano benone, non li flagella oggi. Ma è evidente che il rendimento di alcuni è decisamente calato negli ultimi tempi. I nomi sono sempre i soliti, pare anche banale ripeterli.
E da allenatore di grande spessore, Spalletti non nasconde che il messaggio è diretto anche a sé stesso. Devo fare di più, devo pretendere di più da me stesso, ha detto in soldoni il mister.
Gioca solo chi sputa l’anima
Se questo possa far intravedere qualche novità tattica domani al Franchi è tutto da vedere. Spalletti dice giustamente che lui deve pensare a tirar fuori il meglio da tutti, non cercare avventure, salti nel buio che porterebbero polemiche infuocate qualora non arrivassero i risultati sperati. Il secondo messaggio pare destinato soprattutto ai soliti Brozovic e Joao Mario, forse anche ad Eder. Pretendere di giocare dopo le prove disarmanti che il croato ed il portoghese hanno messo in scena nelle ultime apparizioni appare quasi una provocazione. Si gioca se si sputa l’anima, se si mette in campo tutta la capacità di sacrificio nei confronti della squadra, se si tiene l’asticella della concentrazione alta per 90 minuti più recupero.
Il Franchi primo test
Il mister di Certaldo l’ha detto chiaramente, a buon intenditor poche parole. Se qualcuno pensa di giocare per diritto divino o per il prezzo d’acquisto del cartellino con Spalletti (ma con qualunque altro allenatore) batte i denti per terra. Il Franchi domani sera sarà una primo test per capire se la squadra ha metabolizzato i messaggi del mister.