Il commento di Luciano Spalletti al termine della gara con la Fiorentina
I tre punti sfiorati con un dito poi abbandonati per colpa del gol di Simeone al novantunesimo. Luciano Spalletti sa che un pareggio in questo momento contro la Fiorentina non è da buttare via ma una volta in vantaggio non ci si può far recuperare
L’Inter aveva l’opportunità di mettere da parte la crisi prima della pausa e Simeone ha negato quest’opportunità ai nerazzurri. La partita di Firenze è stata un partita molto difficile. La Fiorentina è una squadra temibile ed in uno stato di forma molto buono. Spalletti lo sa ed infatti non esce dal campo completamente affranto. L’errore di giornata è stato schierare Joao Mario titolare ma, per quanto visto in campo, l’Inter ha rischiato un passivo anche peggiore. La pausa servirà per ritrovare energie mentali e fisiche. Nel frattempo Ausilio e Sabatini dovranno lavorare per trovare gli innesti giusti nonostante la mancanza di disponibilità economica.
Le parole di Luciano Spalletti
“Rosa corta? Giudicate voi. E’ evidente che siamo in difficoltà numerica, sono tre mesi che lo diciamo, ma queste sono valutazioni che non devo fare con voi. Manca un centrale difensivo, lo sa anche la mia mamma di 80 anni. È colpa degli infortuni, voi ci ricamate sopra dei discorsi di mercato, cosa che però io non condivido. Questa estate il mercato non si è potuto completare per i motivi che conoscete: che si fa allora? Si lavora, e basta. Bisogna comunque vincere, io devo essere credibile nello spogliato. Io non vado a parlare di certe cose per difendere la mia posizione, il mio culetto. Non serve a nulla. Devo andare forte con quello che ho a disposizione. Bisogna superare il momento duro, si può giocare anche senza quelli che si vorrebbe avere a disposizione. Io non piango e non sono depresso, Roma e Lazio avevano 20-25 punti più di noi l’anno scorso e nel complesso il gap è stato colmato. In ogni modo la partita è stata giocata bene. Potevamo vincere, ma la Fiorentina ha meritato il pareggio. Ci è mancata qualità nella manovra.”