Colidio con la sua doppietta l’unico trofeo che mancava
L’eroe nerazzurro di una domenica senza serie A è un giovane argentino, Facundo Colidio. La sua doppietta odierna ha permesso alla Primavera di Stefano Vecchi di vincere l’unico trofeo che ancora mancava al palmares di questi ragazzi straordinari, la Supercoppa italiana. Era arrivata in finale quattro volte negli ultimi anni e per quattro volte i giovani nerazzurri erano tornati con le pive nel sacco. Oggi, a San Siro, davanti ad un pubblico non da serie A ma altrettanto caloroso, la volontà dei giovanotti ha prevalso su ogni maleficio. Odgaard, Emmers, Valietti e compagni non hanno lasciato niente di intentato per portare a casa la Supercoppa. Hanno lottato su ogni pallone e quando i rigori sembravano imminenti, la seconda invenzione di Colidio ha messo il sigillo alla partita.
Strappato alla Juventus al fotofinish
Facundo è arrivato nello scorso mercato al termine di una vicenda di mercato assai ingarbugliata. Il Manchester City era stato il primo top club a mettergli gli occhi addosso ma senza concludere. Poteva non inserirsi la Juventus sul miglior millennials argentino? Figuriamoci! Ecco dunque i ripetuti viaggi dello staff bianconero in Sudamerica e le voci che davano le trattative in via di definizione sia col Boca che con la famiglia di Colidio. Il 28 giugno il sito di Tuttosport riportava “E’fatta per il 2000 Colidio”, ma Sabatini, ormai lo sappiamo, lavora sotto traccia con i riflettori spenti. E l’Inter stavolta aveva un altro asso da giocare, Zanetti e la sua consolidata amicizia col presidente del Boca Angelici.
Sei milioni ben investiti
Secondo la ricostruzione dei vari addetti ai lavori specialisti di calcio mercato , proprio il blitz del Vice presidente nerazzurro chiuse la partita. Gli stessi addetti parlarono di sei milioni di euro per l’acquisto del giovane talento. Un costo non irrisorio in considerazione dell’età del ragazzo ( è nato il 4 gennaio 2000 quindi 18 anni appena compiuti) nonchè delle condizioni di mercato estremamente complesse in cui l’Inter fu costretta a muoversi nella scorsa estate. Colidio si era già distinto nelle prime gare giocate con la Primavera. Impegno , ottime giocate per i compagni di reparto, un gol strepitoso in sforbiciata acrobatica agli inizi di novembre contro il Verona. I due gol di oggi, realizzati con due zampate da leone dell’area, proprio come Icardi, valgono qualcosa in più, e suonano come un primo squillo di un talento che non starà molto ad affacciarsi sul palcoscenico più importante.