Angelillo, Suarez lo ricorda così
Angelillo, “angelo dalla faccia sporca”, se n’è andato il 5 gennaio scorso. La Gazzetta dello Sport in edicola oggi lo ha ricordato attraverso le parole di Luisito Suarez, che l’ha incrociato ai tempi del suo arrivo all’Inter. Queste le parole commosse dello spagnolo: «Era un calciatore completo, un campione. Poteva interpretare qualsiasi ruolo di costruzione, da centravanti amava arrivare in area manovrando. La critica lo avevaparagonato a Di Stefano, cioè a uno che sapeva fare tutto benissimo. Per dare un’idea ai giovani lo si potrebbe accostare a Francesco Totti, cioè un attaccante che sa anche suggerire, sfornare assist».
L’addio all’Inter e il ritorno
La vita sportiva di Angelillo non è stata tutta all’Inter, anzi. I suoi periodi in nerazzurro sono coincisi con l’avvento dei due Moratti, Angelo prima e Massimo poi. A tal proposio, la Rosea spiega che fù Angelo Moratti a portarlo all’Inter e che poi fù costretto a cederlo alla Roma. Molti anni dopo, quando aveva smesso già da un po’ di anni di giocare a calcio, è stato Massimo Moratti, figlio di Angelo, a riportare Angelillo in nerazzurro. La Gazzetta dello Sport scrive a riguardo: “Massimo Moratti lo richiama all’Inter come osservatore di fiducia. L’ultimo incarico nel calcio prima della malattia che ce lo ha portato via”.